Il Cappero di Pantelleria
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La straordinaria isola siciliana regala un tesoro: un bocciolo che si coglie a mano, una vera fatica, ripagata dal sapore.
Anche nelle condizioni meno ospitali la natura può creare delle meraviglie, come nel caso della piccola e sperduta isola di Pantelleria, dalla terra arida ma ricca di tesori gastronomici. Lo hanno capito Antonio Bonomo e Girolamo Giglio che nel 1949 hanno cominciato a lavorare i capperi, che raggiungono un’elevatissima qualità. La loro azienda, La Nicchia, oggi guidata da Gabriele Lasagni, prospera grazie all’intelligenza ed alla loro passione.
E’ un lavoro duro: la raccolta viene fatta a mano, raccogliendo i boccioli uno ad uno, poi si separano i capperi dello stesso calibro e si fanno essiccare sotto sale, in modo da ottenere la croccantezza che li rende preziosi negli aperitivi e nei piatti ai quali vengono aggiunti.
Sotto’olio si conservano invece i capperi più piccoli, ma sempre deliziosi.
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