Lago di Garda

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Il lago di Garda è il più grande dei laghi italiani; si sviluppa su una superficie di circa 370 kmq e unisce tre regioni: Lombardia, Veneto e Trentino-Alto Adige. La sua forma varia in base alla posizione geografica: a settentrione si presenta stretto a imbuto e si insinua all’interno delle Alpi, mentre a meridione si allarga nell’alta Pianura Padana.
Il lago ospita cinque isole, tutte di dimensioni piuttosto ridotte. La più grande è l’isola del Garda dove, nel 1220, san Francesco d’Assisi fondò un monastero e su cui oggi sorge un palazzo ottocentesco in stile neogotico veneziano. La seconda isola per dimensioni è quella di San Biagio, anche detta “dei Conigli” in quanto nel XVI secolo vi erano numerose colonie di lepri e conigli. Lungo la riva orientale si trovano altre tre isole, tutte di dimensioni modeste: l’isola degli Olivi, l’isola del Sogno e l’isola del Trimelone.
Le glaciazioni e i disgeli contribuirono, inizialmente, a formare una vegetazione simile a quella europea continentale; in seguito ad un’alluvione del VII secolo, il limite della foresta si alzò e la vegetazione lacustre cominciò a caratterizzarsi in modo diverso: aumentarono le specie coltivate, in particolare il castagno (Castanea sativa), il noce (Juglans spp.), l’olivo (Olea europaea), la vite (Vitis spp.) ed i cereali, ma aumentò anche la varietà delle specie selvatiche.
Risalendo il monte Baldo, noto come hortus Europae, “giardino d’Europa”, per il vasto patrimonio floristico e degli endemismi, vi è un avvicendamento di fasce vegetali: specie termofile tipiche dei climi steppici e caldo umidi nella fascia inferiore, come artemisie (Artemisia spp.), astragali (Astragalus spp.), lauri (Laurus nobilis), lecci (Quercus ilex), tassi (Taxus baccata) e terebinti (Pistacia terebinthus); risalendo, tra i 400 e gli 800 metri, si trova il tipico bosco di fascia media, composto da carpini neri (Ostrya carpinifolia), frassini ornielli (Fraxinus ornus), roverelle (Quercus pubescens), bagolari (Celtis australis), noccioli (Corylus avellana) e peri (Pyrus spp.); segue una fascia di latifoglie composta da aceri (Acer spp.), carpini (Carpinus spp.), frassini (Fraxinus excelsior), noccioli (Corylus avellana) e sorbi (Sorbus spp.); tra i 1000 e i 1200 metri la vegetazione è composta principalmente da faggi (Fagus spp.), e ad altezze poco superiori si trovano gli abeti rossi (Picea abies) e, più rari, gli abeti bianchi (Abies alba); a partire dai 1700 metri inizia il clima alpino, con mughi (Pinus mugo), basse aghifoglie, rododendri (Rhododendron spp.) e fiori di montagna.
La riva veronese del Garda, grazie ad clima favorevole, viene chiamata anche Riviera degli Olivi, qui presenti in misura rilevante; la sponda bresciana invece è nota anche come Riviera dei Limoni, coltivati nelle limonaie, caratteristici giardini a pilastri e muri di ciottoli, distribuiti a gradinate.
Le specie ittiche presenti nel lago sono oltre venticinque. Specie endemica del Garda è il carpione. Le specie autoctone del lago sono: alborella, agone, anguilla, barbo comune, bottatrice, carpione, cavedano, luccio, scardola, spinarello, tinca, triotto, vairone e la trota lacustre. Mentre tra quelle alloctone ci sono: coregone lavarello, carpa, persico sole, persico trota e persico reale.
Gli uccelli acquatici sono piuttosto numerosi, anche se alcune specie che in passato sostavano lungo le rive oggi non compaiono più, come fenicotteri e pellicani. Le specie più comuni sono le anatre (come germani reali, canapiglie, alzavole e le marzaiole), gli smerghi, gli aironi, le folaghe e i cigni. Il palmipede più diffuso è però il gabbiano.

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