Liquirizia
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La liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è una pianta erbacea perenne, alta fino a un metro, appartenente alla famiglia Fabaceae, della quale si utilizzano le radici e gli stoloni di almeno 3-4 anni, lunghi anche 2 metri, raccolti durante la stagione autunnale, essiccati e bolliti.
Originaria dell’Asia sud-occidentale e della regione mediterranea, cresce nei terreni calcarei e/o argillosi. Era considerata una pianta importante nell’antico Egitto, in Assiria, in Cina, già nota nell’antica medicina greca e utilizzata in Asia da circa 5.000 anni, per curare la tosse, i disturbi del fegato e le intossicazioni alimentari.
In Europa è stata introdotta, dai frati, soltanto nel 1400 e solo nel 1700 si iniziò l’estrazione del suo succo, il cui potere addolcente è 50 volte quello dello zucchero.
Gli usi della liquirizia sono vari, dalla dolce radice “succhiata” tal quale, o l’estrazione del succo impiegato per l’ottenimento di caramelle, per aromatizzare alcuni tipi di birra scura, o ancora usata nella concia dei tabacchi o tra gli ingredienti presenti in elisir e liquori.
Lungo il litorale calabrese, in particolare, cresce la varietà (Glycyrrhiza glabra var. ‘Cordara’), favorita dalle condizioni climatiche e dai terreni adatti, celebre per l’aroma intenso e il gusto dolce.
Liquorice Caffo
A metà degli anni Novanta la storica Distilleria Caffo inventa Liquorice, il primo liquore a base di pura liquirizia calabrese. Prima di allora, quest’ultima era considerata un ingrediente da usare combinato ad altri (anice, menta, varie erbe amare e aromatiche).
Caffo si distingue, oltre che per l’utilizzo della varietà locale, più dolce, per il metodo di lavorazione naturale che mantiene le caratteristiche organolettiche del succo unita alle moderne tecnologie: l’estrazione del succo di liquirizia avviene partendo le radici finemente tranciate e macinate e infuse in acqua calda, senza aggiunta di solventi o additivi chimici.
Distilleria Caffo
Fondata nell’ultimo decennio dell’Ottocento da Giuseppe Caffo, Mastro Distillatore, sulle pendici del vulcano Etna, in Sicilia, inizialmente la Distilleria Caffo produceva soprattutto distillati, alcol e derivati della lavorazione del vino ma, gradualmente, iniziò a far conoscere al mercato italiani alcuni liquori ottenuti da antiche ricette, frutto di minuziose ricerche e rielaborazioni.
Successivamente trasformata in società “Fratelli Caffo – Distillerie di alcole, brandy e tartarici”, acquisì uno stabilimento esistente in Calabria a Limbadi, località all’epoca famosa per la produzione di ottimo vino rosso. La presenza della distilleria su un territorio di grande produzione vinicola consentiva di reperire grandi quantità di materie prime da distillare in loco, sia vinacce fresche che vini, con poca concorrenza rispetto alla Sicilia.
Nel 2006 l’azienda ha acquistato una distilleria in provincia di Udine (Friuli), specializzata nella lavorazione di grappe di alta qualità.
Inoltre, è stato realizzato il nuovo stabilimento “Liquirizia Caffo” a Vibo Valentia, in Calabria, specializzato nella produzione di pura liquirizia calabrese con marchi Caffo e Taitù, e di estratti di piante aromatiche, in gran parte coltivate presso l’azienda agricola di Feudo Montalti, a Limbadi, a pochi chilometri dalla distilleria. Vi si coltivano anche anche due varietà di uva, Sangiovese di Calabria e Gaglioppo, con le quali si ottiene un pregiato vino rosso Calabrese, secondo l’antica tradizione vinicola del luogo.
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