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La Cantina Lungarotti è nata nel 1962 a Torgiano, in Umbria, a pochi chilometri da Perugia e Assisi; da quel momento è diventata il punto di riferimento più importante per l’enologia italiana. Lo scopo principale per il quale Giorgio Lungarotti l’aveva fondata è stato per vinificare le uve provenienti dalle varie aziende di famiglia, la cui tradizione si basava sia sul rispetto dei valori della storia e del territorio sia sulla capacità di sperimentare.

Ad oggi, grazie ai 250 ettari di vigneti di proprietà, a Torgiano e Montefalco, l’azienda è completamente autonoma nella produzione di uve.

Nel corso degli anni ha mantenuto un costante impegno riguardo la salvaguardia ambientale, e da molti anni opera una viticoltura ecosostenibile. Le scelte sono ispirate all’ottenimento della migliore qualità di uva senza dover stressare o forzare né la pianta né il terreno e al contempo alla difesa dell’ambiente evitando di utilizzare diserbanti o concimi chimici.

Nei vigneti dell’azienda vengono impiegati infatti solo concimi organici che contribuiscono a migliorare tanto l’apporto di sostanza organica quanto la struttura del suolo.

Durante la stagione vegetativa, per eliminare la vegetazione indesiderata viene effettuata soltanto una leggera lavorazione del suolo sotto la fila, che è molto importante per consentire alle radici di scendere in profondità nel suolo a cercare acqua e sostanze nutritive, rendendo così la pianta più resistente agli stress idrici.

Da oltre 15 anni Lungarotti ha aderito alle misure agro-ambientali dettate dalla Comunità Europea, e sono state introdotte nelle 5 microzone, nelle quali si differenzia l’azienda, altrettante stazioni metereologiche. I parametri climatici monitorati e che vengono inviati direttamente agli uffici sono: temperatura dell’aria e del suolo, umidità dell’aria e del suolo, ventosità, pioggia, irradiazione solare e bagnatura fogliare. Tali dati consentono di ridurre al minimo i trattamenti in vigna.

Nella Tenuta di Montefalco, dove i vigneti sono accorpati e vicini alla cantina, si è scelto di iniziare a coltivare secondo i dettami dell’agricoltura biologica: dopo comporta un periodo di conversione di 3 anni, dal 2014, i vini Lungarotti della Tenuta di Montefalco sono ufficialmente certificati “bio”.

Anche nelle lavorazioni in Cantina viene seguita questa filosofia, e pertanto sono stati sviluppati progetti ad hoc per compensare le emissioni di CO2.

Il sistema di allevamento prevalentemente adottato in questa azienda è il cordone speronato doppio per le uve rosse, mentre alcune delle varietà bianche richiedono il doppio guyot.
Oltre alla potatura invernale corta, ossia che lascia 3-5 gemme per le uve rosse destinate alle riserve e 6 gemme per le bianche, grande importanza viene data anche ala potatura verde, che viene effettuata nel periodo primaverile-estivo. Per comprendere appieno queste pratiche bisogna ricordare che la rimozione di gemme, germogli, foglie e grappoli durante la fase vegetativa influenza molto positivamente la crescita della vite nella fase più attiva.

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