Melanzana rossa
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La melanzana rossa (Solanum aethiopicum) è una pianta d’aspetto simile alla melanzana (Solanum melongena) per portamento ma il suo frutto arrotondato si colora di rosso intenso come un pomodoro (Solanum lycopersicum), tanto da essere scambiata per quest’ultimo. Nonostante il suo aspetto conduca spesso al fraintendimento, il suo profumo è invece inconfondibile, e la particolarità della sua polpa è che non si ossida dopo il taglio, così come invece avviene per le altre melanzane.
Pare che i semi di questa particolare melanzanina (detta per il suo particolare aspetto Merlingiana a Pummadora, cioè Melanzana a Pomodoro), siano stati portati da un soldato, rientrando dalla disgraziatissima guerra d’Abissinia, quindi presumibilmente intorno al 1896.
La melanzana rossa è coltivata in Italia in alcune aziende del comune di Rotonda in Basilicata nel Massiccio del Pollino nella Valle del Mercure e in Campania in Provincia di Salerno, a Santa Marina e a Policastro (territori vicini alla Basilicata, quelli del Cilento). In passato ha rischiato di estinguersi, ma la valorizzazione avvenuta grazie ad operatori turistici, agricoltori ed alcuni enti istituzionali che ne hanno promosso il consumo e la coltivazione, ha portato al riconoscimento come Presidio Slow Food e alla proposta per il riconoscimento del marchio DOP, avvenuto nel 2007. Attualmente in Italia è commercializzata e conosciuta come melanzana rossa di Rotonda o melanzana a pomodoro (dal nome lucano merlingiana a pummadora).
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