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L’Oasi WWF di Persano è stata istituita nel 1980 per tutelare il lago artificiale omonimo nato intorno al 1930, in seguito allo sbarramento del fiume Sele. Si trova nei comuni di Campagna e Serre (Salerno), nella parte alta della Piana del Sele, al vertice interno della pianura che a forma di ventaglio si apre verso mare fra i Monti Picentini e i Monti Alburni. È parte integrante della Riserva naturale Foce Sele-Tanagro e si estende per circa 110 ettari. L’Oasi è riconosciuta come Area Umida di Importanza internazionale ed è conosciuta soprattutto per la presenza della lontra, simbolo dell’Oasi e motivo principale della sua istituzione. Il bacino del Sele costituisce uno degli ultimi rifugi per questo animale: basti pensare che circa il 50% della popolazione italiana è ospitata all’interno dell’Oasi di Persano e altre stazioni della Campania, della Basilicata e della Puglia. All’interno dell’Oasi e nei suoi immediati dintorni si puo’ apprezzare un diversificato mosaico vegetazionale costituito da un gran numero di ambienti erbacei, arborei ed arbustivi che sono alla base della grande biodiversita’ che caratterizza l’area. L’Oasi puo’ essere divisa in tre ambienti diversi: il lago, i canneti e il bosco igrofilo.

FLORA E FAUNA
Il lago e’ stato colonizzato da diverse specie di piante acquatiche come la lingua d’acqua (Potamogeton nodosum), il millefoglie d’acqua (Myriophyllum spicatum) e il ceratofillo (Ceratophyllum demersum), che svolgono un ruolo importante per l’alimentazione degli uccelli acquatici vegetariani quali la Folaga e le anatre tuffatrici.
I canneti ricoprono circa un terzo della superficie del lago e sono costituiti in prevalenza dalla cannuccia palustre (Phragmites australis).
l bosco igrofilo e’ uno dei piu’ importanti d’Italia. con prevalenza di pioppo nero (Populus nigra), ontano nero (Alnus glutinosa), salice bianco (Salix alba) e salice rosso (Salix purpurea). Inoltre è possibile ammirare ben 13 specie di orchidea all’interno dell’Oasi. Essendo un’area umida, e’ un importante habitat per l’avifauna con la segnalazione finora di 184 specie, di cui 47 nidificano nell’Oasi o nelle immediate adiacenze.
L’Oasi dispone di un Centro Visite con annesso una ricostruzione per fini didattici, di un villaggio del Paleolitico. Dal Centro si sviluppano due sentieri naturalistici che percorrono ampi prati naturali, vaste zone di canneto e tratti di bosco igrofilo e consentono di raggiungere tre osservatori posti ai bordi del canneto e un osservatorio situato di fronte al bosco ripariale con postazioni di osservazione.

ALTRO DA VISITARE NE DINTORNI
– la centrale fotovoltaica di Serre-Persano, la più grande al mondo;
– le Grotte di Castelcivita;
– i Monti Alburni;
– La Certosa di Padula;
– le grotte di Pertosa;
– il centro storico di Reggiano, nel Vallo di Diano

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