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La Palazzina di Caccia di Stupinigi viene costruita sui terreni donati da Emanuele Filiberto all’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, nel 1573, lungo la direttrice con Piazza Castello a Torino, a partire dal 1729, su progetto di Filippo Juvarra, come Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste. Venne poi ampliata e arricchita da altri architetti tra cui Benedetto Alfieri, Giovanni Tommaso Prunotto, Ignazio Birago di Borgaro, Ludovico Bo, Ignazio Bertola. Oggi appartiene alla Fondazione Ordine Mauriziano.
La Palazzina conserva i suoi arredi originali, i dipinti, i capolavori di ebanistica e il disegno del territorio, e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.

Il percorso di visita inizia dalla Scuderia juvarriana, dove si trova la scultura originale del cervo di Francesco Ladatte. Continua attraverso la biblioteca e l’anti-biblioteca giungendo poi al Salone centrale, che ha forma ellittica. Da qui si accede all’anti-cappella e alla Cappella di S. Uberto (protettore della caccia e dei cacciatori).
Il percorso giunge poi all’appartamento di Levante destinato ai Duchi del Chiablese.
Si susseguono poi Gabinetti Cinesi, il Salotto degli Specchi, il vano che ospita la vasca di Paolina Borghese, e l Sala da Gioco, in cui l’arredo segue il duplice filone delle cineserie e dei mobili dedicati allo svago.

Il parco

In origine, all’esterno della Palazzina un ampio giardino di stampo francese accoglieva gli ospiti ma nell’800 perse gradualmente la sua formalità e geometria per trasformarsi in parco paesistico in base allo stile inglese.
Attualmente il parco è chiuso al pubblico ma sono visitabili i parterres antistanti la Palazzina recentemente realizzati secondo l’originario disegno juvarriano.

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