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La costruzione del paese e del castello di Bergamasco, in province di Alessandria, risale come minimo all’anno 1000. Nei successivi cinque secoli appartennero al Marchesato d’Incisa, rappresentandone una importante roccaforte. Con la fine del Marchesato, nel 1514, furono quasi rasi al suolo dal marchese del Monferrato Guglielmo IX Paleologo e passarono sotto la dominazione dei Paleologhi, seguendone le vicende, incluso il passaggio alla famiglia Gonzaga-Nevers di Mantova.

Nel 1662 il marchese Moscheni trasformò la roccaforte in maniero residenziale, ingentilendolo con un piccolo giardino pensile sulla sommità di un alto muro di sostegno. Dal 1708 il Palazzo e le terre entrarono a far parte del Regno Sabaudo. Attualmente appartiene allo scenografo Carlo Leva, responsabile del reparto scenografia alla Titanus nei primi anni Sessanta, come rivela la collezione di cimeli conservati nella dimora.

Il giardino

Anche se di modeste dimensioni, il giardino pensile mantiene tuttora le originarie relazioni con l’architettura del Palazzo. È suddiviso da vialetti in terra battuta delimitati da elementi in laterizio, mentre il viale principale è coperto da un pergolato di glicini e rose. Le specie più antiche presenti sono un cedro di circa 160 anni, un tasso (Taxus baccata) e una sofora (Styphnolobium japonicum); l’esemplare di Magnolia grandiflora e gli alberi da frutto sono invece di impianto più recente.

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