Parco di Villa Ghigi
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Villa Ghigi si trova sulle prime colline di Bologna, appena fuori Porta San Mamolo. La circonda un parco di quasi 28 ettari, aperto al pubblico nel 1975 dopo essere stato ceduto al Comune alla morte del suo ultimo proprietario, Alessandro Ghigi. Dal 2004 è gestito dalla Fondazione Villa Ghigi, che si occupa di preservare il parco, ripristinando e arricchendo la flora, e organizzando delle occasioni di incontro con la cittadinanza, soprattutto con i bambini.
Le piante
Il parco è caratterizzato da una grande varietà di ambienti naturali e seminaturali, caratteristici della collina bolognese, con funzione estetico-ornamentale, o legati al tradizionale utilizzo agricolo. Vi sono tratti di bosco naturale, rimboschimenti maturi di latifoglie autoctone, prati ampi, siepi e arbusteti con molte piante spontanee tipiche della flora collinare, come ellebori, primule, anemoni, polmonarie e viole, Tulipa sylvestris, orchidee e narcisi.
Lungo i sentieri crescono numerose roverelle (Quercus pubescens) secolari. Sono presenti anche molti alberi da frutto, testimonianze del passato rurale del luogo. Le cavedagne, cioè strade sterrate di accesso lungo le testate dei campi, sono fiancheggiate da annosi filari di peri, azzeruoli, mandorli e fichi appartenenti ad antiche cultivar del Bolognese, a testimoniare il passato rurale della zona, da alberi da frutto recente impianto. Nel parco vi sono inoltre alcuni esemplari arborei di tasso, un secolare cedro dell’Himalaya (Cedrus deodara), tuie, libocedro (Calocedrus decurrens) e fotinie, a rappresentare la componente ornamentale tipica dei parchi delle ville suburbane.
Nel 2010, nei pressi dell’edificio colonico del Palazzino, sede della Fondazione Villa Ghigi, è stato inaugurato il Frutteto del Palazzino, una raccolta di giovani piante ricavate da alcune tra le più antiche varietà da frutto dell’Emilia Romagna, allo scopo di conservarne il germoplasma.
Conta una trentina di fruttiferi, disposti per gruppi omogenei: gli olivi, i peri, i meli, le Drupacee e i frutti minori (cioè susini, melograni, fichi), le viti .
Elenco delle varietà: Melo Rigetta delle Balze, Melo Sunaia, Melo Giugno, Melo di Monterosso, Melo di Palazzo d’Affrico, Melo di Para. Pero Gnocco di Cà Casini, Pero Rust, Pero Cavione, Pero Spinoso, Pero di San Paolo, Pero Ravagnano. Biricoccolo, Susino di Purocielo, Albicocca Tonda di Tossignano, Susino Bianca di Milano. Vite Caveccia, Vite Uva Morta, Vite di Imola, Vite Lugliatica, Vite di Forlì, Vite di Bologna, Vite Buonarossa, Vite del Fantini, Vite di Roteglia. Olivo di Costa Ferrari, Olivo di Viazzano, Olivo di Diolo, Olivo di San Michele III, Olivo di Pomaro, Olivo di San Chierlo, Olivo di Case Gramonti. Melograno Verde di Russi, Melograno Grossa di Faenza, Fico di Predappio, Cotogno Antico di Faenza, Fico di Badia Cavana.
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Contatti
Via San Mamolo, 105 - Bologna(BO)
051 3399084
info@fondazionevillaghigi.it
http://www.fondazionevillaghigi.it
Altre info
Ingresso gratuito
Tutto l'anno
8.00-20.00