Parco Naturale del Lago di Candia

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Situato nella pianura del basso Canavese, in provincia di Torino, e cinto dalle colline moreniche su cui sorgono gli antichi borghi di Candia Canavese, Vische e Mazzè, il Parco Naturale del Lago di Candia rappresenta una delle zone umide più preziose del Piemonte e, forse, d’Italia, grazie alla scarsa edificazione lungo le rive e allo sviluppo di un turismo ecocompatibile, che lo hanno preservato. Istituito nel 1995 su proposta della Provincia di Torino, è infatti inserito fra i Siti di Rete Natura 2000 come SIC (Sito d’Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale). Il suo territorio, di 335 ettari di superficie, comprende il lago di Candia, la Palude e la Paludetta, dove vive una ricca flora e alcune rare varietà idrofile.

Dal punto di vista faunistico la ricchezza maggiore dell’area protetta è rappresentata dall’avifauna: il lago è infatti luogo di sosta per gli uccelli svernanti e di passo, situato sulla rotta migratoria sud-occidentale.

Flora e fauna

La flora presente nel Parco è rappresentata da 425 specie, la metà delle quali è strettamente legata agli ambienti lacustri e palustri. Tra queste, le bianche ninfee (Nymphaea alba) i nannufari (Nuphar luteum), i limnantemi (Nymphoides peltata), la castagna d’acqua (Trapa natans), che da alcuni anni è oggetto di interventi di gestione volti a ridurne l’espansione.
In particolare, intorno alla Paludetta crescono carici (Carex elata), iris palustri (Iris pseudacorus), specie rare quali il trifoglio fibrino (Menyanthes trifoliata), l’utricularia (Utricularia vulgaris), la potentilla palustre (Comarum palustre) e la violetta d’acqua (Hottonia palustris).

Le due stazioni di inanellamento, di cui una attiva fin dal 1998, presenti nel Parco hanno consentito di studiare le popolazioni ornitiche strettamente legate all’acqua e al canneto: tra le specie di elevato pregio naturalistico, poichè rare sul territorio regionale e nazionale, vi sono l’airone bianco maggiore (Egretta alba) e l’airone rosso (Ardea purpurea), il tarabuso (Botaurus stellaris) ed il tarabusino (Ixobrychus minutus), la moretta (Aythya fuligula), il moriglione (Aythya ferina), il codone (Anas acuta), la canapiglia (Anas strepera), il mestolone (Anas clipeata), la cannaiola verdognola (Acrocephalus palustris) e il migliarino di palude (Emberiza schoeniclus).

Sono stati segnalati anche specie accidentali, quali il pellicano (Pelecanus onocrotalus), il gobbo rugginoso (Oxyura leucocephala), l’orchetto marino (Melanitta nigra), lo smeriglio (Falco columbarius), la pittima reale (Limosa limosa), la pittima minore (Limosa lapponica), il piro-piro boschereccio (Tringa glareola).

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Contatti

Strada Sottorivara, 2 - Candia Canavese(TO)

011 8615900

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