Parco naturale Gruppo di Tessa
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Il Parco naturale Gruppo di Tessa è stato istituito nel 1976. Si estende su una superficie di circa 31.391 ettari ed è delimitato a sud dalla Val Venosta, a ovest dalla Val Senales, ad est dalla Val Passiria e sul versante settentrionale dalla cresta dell’arco alpino.
Appartiene alla Rete ecologica europea Natura 2000.
Il paesaggio è caratterizzato dalla continua azione dei ghiacciai e delle acque. Data l’enorme quantità di acqua liberata dallo scioglimento dei ghiacciai, il Parco Naturale Gruppo di Tessa è molto ricco di acqua. Un punto di attrazione del parco sono i Laghi di Sopranes, dai quali è possibile godere di un panorama unico.
Elemento caratteristico del paesaggio rurale della Val Venosta sono inoltre i canali d’irrigazione detti “Waale”, grazie ai quali i contadini erano in grado di coltivare i pendii e il fondovalle, estremamente arida e povera di precipitazioni.
In Val Senales, invece, che conta il maggior numero di ovini di tutto l’Alto Adige, a fine giugno si può assistere alla transumanza di migliaia di pecore.
FLORA E FAUNA
I pendii a sud del Gruppo di Tessa sono ricoperti da boschi misti di latifoglie o di pino silvestre (Pinus sylvestris), fino ad una quota di circa 1000 m s.l.m. e garantiscono ottime condizioni di vita a molte specie di uccelli e di piccoli mammiferi.
Nelle zone più umide crescono faggi (Fagus spp.) insieme ad abeti bianchi (Abies alba) e nelle aree più asciutte crescono castagni (Castanea sativa), querce, betulle, ontani bianchi (Alnus incana) ed aceri campestri (Acer campestre).
Sui pendii scoscesi ad ovest, si trovano boschi di larice (Larix decidua), in cui crescono anche il ginepro e il crespino (Berberis vulgaris). La Val Senales può essere definita anche “la valle dei larici dell’Alto Adige”.
Tra i 100 ed i 1900 m, sono invece presenti boschi di abete rosso (Picea abies) che offrono riparo a scoiattoli, caprioli, picchi neri e cince more. Tra il limite del bosco (1900 m) e i pascoli alpini si estende una fascia di arbusti nani. Pini cembri (Pinus cembra), larici e rododendri, conferiscono una particolare impronta al paesaggio insieme all’erica (Erica carnea), all’uva orsina (Arctostaphylos uva-ursi) ed all’empetro (Empetrum nigrum).
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