Parco naturale Paneveggio

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Il Parco naturale Paneveggio Pale di san Martino, area protetta regionale creata nel 1967, con la sua estensione di 197 km, si sviluppa in territorio montano, sopra i 1500 metri di altitudine, per una superficie di 19.717,46 ettari.

Situato nelle Dolomiti del Trentino Orientale, attorno a tre bacini idrografici dei torrenti Vanoi, Travignolo e Cismon, il Parco abbraccia aree di importanza comunitaria e siti che fanno parte della Rete Europea “Natura 2000”: la Val Venegia, la parte trentina del gruppo dolomitico delle Pale di San Martino, il settore orientale del Lagorai, una porzione del Lusia, e la celebre Foresta di abeti rossi (Picea abies) di Paneveggio (nei comuni di Tonadico, Siror e Predazzo).

Da sottolineare il valore naturalistico, e non solo, ricoperto dalle Pale di San Martino, parte integrante dei nove gruppi montuosi riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.
Gli uffici tecnico-amministrativi e il centro visitatori del parco, denominato “Terra Foresta, si trovano all’interno di Villa Welsperg (vedere scheda relativa), nei pressi del Lago di Forte Buso, raggiungibile percorrendo la strada che da Predazzo conduce al Passo Rolle. Al suo interno è possibile trovare tutte le informazioni utili sulla flora e sulla fauna e nelle sue vicinanze si trova un grande recinto che ospita esemplari di cervo.
Da menzionare la foresta di abete rosso “Foresta dei Violini”, conosciuta e rinomata per la presenza di abeti (Picea abies) con caratteristiche di altissima qualità, utilizzati fin dai tempio antichi dai liutai.

All’interno del parco si trovano vari ambienti naturali, caratterizzati da flora e fauna diverse, tra cui pascoli alpini, pareti rocciose, praterie, torrenti, ghiacciai e torbiere.

FLORA E FAUNA

La vegetazione che varia dai boschi di abete a quelli misti di latifoglie è costituita principalmente da pini cembri (Pinus cembra), larici (Larix decidua), faggi (Fagus spp.), nonché abeti rossi e bianchi, mentre le specie del mondo animale sono quelle tipiche dell’arco alpino. Allo stambecco, che è stato reintrodotto, si affiancano camosci, caprioli, cervi, scoiattoli, marmotte, volpi e tassi.

Per gli appassionati di fotografia, e non solo, si consiglia caldamente una passeggiata in queste zone durante i mesi primaverili ed autunnali, quando si possono catturare i meravigliosi colori cangianti tipici di queste stagioni.

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Contatti

Taio(TN)

0439 64854

http://www.parcopan.org

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