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A pochi passi dall’Etna, su affioramenti lavici e residui di colate, per circa 3 ettari si estende il Parco Paternò del Toscano, uno speciale giardino roccioso a terrazze, progettato dal paesaggista Ettore Paternò. La casa padronale venne costruita negli anni Cinquanta del Novecento, nel punto più alto della proprietà.
Il parco si compone di agrumeti e vigneti, caratteristici del paesaggio siciliano, e dal giardino vero e proprio, composto piante mediterranee ed esotiche provenienti da tutto il mondo.

LE PIANTE
Nel parco prevalgono le palme, grande passione di Paternò, per un totale di 42 specie diverse, tra le quelli le rare Phoenix rubicola, provenienti dall’India, Trithrinax canegestris, proveniente da Argentina e Uruguay, e Chamareops humilis, comune nel bacino del Mediterraneo. Tra le specie esotiche risaltano inoltre Chorisia speciosa originaria sudamericana, Oreopanax peltatum, originaria dell’America settentrionale fino al Messico, e Dracaena draco, proveniente dalle Isole Canarie e da Capo Verde.
Vicino alla piscina e al salottino all’aperto accanto alla casa, s’incontrano due gruppi di grandi dimensioni di specie del genere Washingtonia, tra cui la palma messicana (W.robusta) e la palma della california (W. filifera). Sul lato meridionale dell’abitazione si ammira un gruppo di imponenti Trachycorpus fortunei, specie originaria delle zone montuose dell’Asia.
Tra le numerose specie autoctone, collocate soprattutto nella zona centrale della tenuta, a formare il “bosco etneo”, vi sono il pistacchio ( Pistacia terebinthus), la roverella (Quercus pubescens), il leccio (Quercus ilex), Cupressus sempervirens, e il bagolaro (Celtis australis), specie euromediterranea.

Da sapere
Su richiesta si organizzano pic nic sotto le querce nel bosco etneo e colazioni o merende nel parco. Inoltre vengono organizzati corsi di giardinaggio e di moltiplicazione delle piante.

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