Parco Storico di Villa Rossi /Giardini di Villa Rossi
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TRATTO da “I giardini delle ville venete”, di Camilla Zanarotti, Silvana Editoriale, per gentile concessione dell’autrice.
Per la realizzazione della sua dimora di campagna a Santorso, a poca distanza da Schio, dove solo sei anni prima, nel 1859, aveva realizzato il Giardino Jaquard tra gli edifici del Lanificio Rossi, Alessandro Rossi si affida nuovamente al genio dell’architetto Antonio Caregaro Negrin. Come nel precedente incarico anche qui l’industriale chiede all’architetto di farsi interprete e portavoce della sua fervida fiducia nell’industriosa laboriosità finalizzata alla prosperità e alla pace sociale. La villa e il parco stesso hanno continui rimandi ad un’”età dell’oro”, che Rossi vedeva nell’epoca di Augusto e Mecenate, e che viene interpretata dall’architetto declinando in stile ‘pompeiano’ gli edifici e i manufatti del parco. L’area di circa 4,5 ettari in cui vengono realizzati il vasto parco e la villa si stende sul pendio della collina e si presentava divisa in due dalla vecchia strada comunale: questo inconveniente diventa l’occasione per realizzare un cambio di livello e scavare una suggestiva galleria di collegamento tra il parco a livello della villa, detto ‘delle Rive’ e quello sottostante, detto ‘del Laghetto’.
Il primo prende il nome dall’abbondanza di acqua e si snoda lungo le pendici del monte, sul retro della villa, con percorsi curvilinei ed episodi evocativi. Vi si trovano in perfetta sintonia riferimenti simbolici alla classicità romana, quali le finte rovine e il ninfeo, elementi della cristianità, quali l’Oratorio di S. Dionigi, e quelli dell’operosa modernità degli orti-frutteto dove i canoni estetici sono indissolubilmente legati alla produttività. Scendendo di fronte la villa, si accede alla galleria sotterranea, che riprende lo stile dei vestiboli romani. Un tempo questo spazio, coperto da volte a vela in sasso e mattoni, custodiva reperti archeologici. La galleria termina aprendosi sul parco inferiore con tre maestose aperture, esplicito richiamo alle forme di un arco trionfale, ornate con medaglioni celebrativi dell’industria tessile e della ‘santa agricoltura’.
Il parco inferiore, detto ‘del laghetto’ è un suggestivo esempio di parco in stile paesaggistico di fine ottocento. E’ concepito come un susseguirsi di ombrose zone boscate che si aprono su luminose radure. Alcuni manufatti straordinari impreziosiscono il luogo: è il caso del tempietto, parzialmente ipogeo, che dall’esterno appare come una finta rovina, nel cui interno decorato in stile neopompeiano si aprono le pareti vetrate che danno su un magico acquario, alimentato dalle acque del parco, in cui nuotano pesci rossi. Sinuosi vialetti scendono dolcemente il declivio, intersecandosi con i numerosi ruscelli, cascatelle e giochi d’acqua che sfociano nell’ampio lago inferiore. Le rive sono punteggiate dagli pneumatofori dei maestosi Taxodium disticum. Notevole è la ricchezza della componente vegetale che conta magnolie, ippocastani, boschetti di tassi e un imponente pino dell’Himalaya.
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Contatti
Via Salzena - Santorso(VI)
0445 540104
volare@oasirossi.it
Altre info
Ill biglietto comprende la visita della vicina Oasi Rossi e del Giardino della Farfalle. RIDOTTO 5,00 euro (Bambini dai 3 ai 14 anni, gruppi di oltre 10 persone, famiglie con 2 adulti e 1 o più bambini) – INTERO 6,00 euro
da metà marzo a fine ottobre
sabato, domenica e festivi 9.30-19.00 ; da martedì a venerdì è aperta dalle 10.00 alle 18.30