Patriarca del Pollino
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Pinus leucodermis (Pinaceae)
Il pino loricato, così chiamato per l’aspetto della sua corteccia che ricorda le loriche delle armature romane, vive solo sui rilievi della Basilicata e della Calabria.
Simbolo del Parco Naturale del Pollino dal 1970, questo patriarca della natura cresce indisturbato e solitario in un sottostante bosco di faggi. Con una circonferenza del tronco di 6.04 m e un’altezza di 12 m, il patriarca del Pollino si erge in tutta la sua magnificenza nonostante l’età, 985 anni.
Il suo aspetto è incredibile, la sua corteccia grigio-biancastra, le radici che si avvinghiano alla roccia e i rami contorti che si ricoprono di foglie sulla parte finale lo fanno sembrare un bonsai troppo cresciuto. Come gli altri esemplari della specie pare una scultura vivente, levigata dal tempo e adattatasi a vivere in condizioni estreme, tra vento e fulmini.
Se vi trovate nel Parco Naturale del Pollino non è possibile non fare visita al patriarca, fargli un rispettoso saluto e ammirarlo in tutta la sua naturale bellezza.
Come raggiungerlo:
Percorrendo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, si esce a Campotenese (CS) e si seguono le indicazioni per Colle dell’Impiso, da qui un’escursione a piedi verso Pollinello vi porta ai piedi dell’albero.
Scheda botanica del pino loricato:
Originaria dell’area balcanica questa specie è arrivata nel sud Italia durante le glaciazioni quaternarie, dove ora è una specie relitta.
Il nome scientifico della specie è Pinus leucodermis, a indicare il colore grigio-biancastro e lucente della corteccia negli alberi maturi.
Nel 1905 fu il botanico Biagio Longo a identificarla per primo in Italia come una nuova specie e a denominarla pino loricato.
Il pino loricato è presente in Italia solo nelle montagne della Basilicata e della Calabria, in particolare l’area di distribuzione ricopre una superficie di 5678 ha; 50% massiccio del Pollino, 38% settori costieri e 12% gruppo montuoso lucano. Cresce in posizione rupestre e conoidi detritici tra i 500 e i 2100 m di quota.
La specie tende a formare boschi aperti oppure individui solitari sulle rocce.
Nel Parco Naturale del Pollino, sopra il limite del bosco di faggio su versanti carbonatici, si trovano gli esemplari più vecchi della specie, circa 1000 anni.
Gli esemplari di questa specie si sono adattati a vivere in condizioni estreme tutto l’anno, sul Pollino a 2000 m di quota ad esempio, la temperatura media annuale è di 4°c e la neve ricopre le cime da novembre a maggio.
Il legno, data la sua resistenza alla salsedine, veniva usato un tempo per la costruzione di bauli da mettere sulle navi che dovevano compiere lunghi viaggi.
FOTO: http://www.sgrmountain.it/2015/03/07/escursione-del-19082005monte-pollino/
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