Peperone di Carmagnola
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Carmagnola è uno dei principali luoghi italiani per la produzione del peperone, o meglio di quattro diverse tipologie di peperone: il Quadrato (quasi un cubo, con quattro punte), il Corno o Lungo (un cono molto allungato), il Trottola (a forma di cuore), il Tomaticot (ibrido tondeggiante schiacciato ai poli come un pomodoro, tomatica o pomatica nei dialetti subalpini). Quello più diffuso è il Lungo, nel Carmagnolese sempre chiamato Corno di Bue. Un peperone dai colori splendidi (giallo intenso o rosso vivace) e forma conica molto allungata (oltre i 20 centimetri) con tre o quattro lobi. Predilige terreni pianeggianti, limosi e sabbiosi. La semina avviene dall’ultima decade di dicembre all’inizio di aprile; i trapianti sotto tunnel cominciano all’inizio di febbraio, mentre per il pieno campo occorre aspettare fino a maggio. La concimazione è prevalentemente organica (letame bovino). La raccolta, scalare, è effettuata manualmente a partire dalla fine di luglio. Il peperone Corno di Carmagnola ha sapore dolce e polpa spessa, consistente e carnosa, che migliora con la conservazione. Per gustarlo al meglio gli esperti consigliano di gustarlo crudo, immerso in un buon extravergine, o con la bagna cauda ma, anche arrostito in forno o scottato alla fiamma, anche perché la pelle si asporta facilmente. Senza infrangere la regola della stagionalità dei prodotti, lo si può conservare sott’aceto e sott’olio.
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