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PLATANO DI CURINGA

Platanus orientalis (Platanaceae)

Il platano di Curinga è considerato uno degli alberi più longevi dell’Italia meridionale, con i suoi 800-1000 anni di età, probabilmente è stato piantato da alcuni monaci basiliani che risiedevano nel monastero di S. Elia Vecchio di cui oggi resistono solo i ruderi.

L’esemplare cresce all’interno di un bosco di pino nero, appena lo si scorge tra gli alberi è difficile credere ai propri occhi, il platano è di dimensioni incredibili quasi irreali, come fosse uscito da un libro di fantasia. Il tronco, che si apre in due branche primarie per poi ramificarsi, alla base ha una circonferenza di 20 m che si riduce a 10 m a circa 2 m di altezza, all’interno è presente un enorme cavità che può ospitare comodamente fino a 10 persone.

Se capitate nella zona non potete esimermi dal visitare questo grande platano e arrivati ai suoi piedi credere di essere in una fiaba.

Come raggiungerlo:

Dal comune di Curinga (CZ) si prosegue fino ai resti dell’eremo di S. Elia dove si parcheggia, da qui si imbocca un sentiero sterrato in discesa che attraversa un bosco di pino nero e in 5-10 minuti porta ai piedi dell’incredibile platano.

Scheda botanica del platano orientale:

La specie è originaria del Mediterraneo orientale, dell’Asia occidentale fino all’Afghanistan.

In Italia cresce spontaneo in Sicilia e Italia meridionale.

Il platano orientale è specie eliofila, predilige terreni freschi, fertili di origine alluvionale.

Viene principalmente utilizzato come pianta per alberature stradali essendo molto resistente e possedendo un grande apparato radicale fittonante in grado di sorreggere in modo stabile l’intera pianta.

FOTO:

http://www.lastampa.it/2013/04/10/blogs/il-cercatore-di-alberi/curinga-il-paese-dei-due-giganti-sulle-colline-della-calabria-ilH1Ts3nSWe52fc8XVo1VM/pagina.html

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