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Il pomodoro Fiaschetto (Presidio Slow Food) è un prodotto tipico della zona di Torre Guaceto. Fino agli anni ’60 è stato il principe delle tavole locali, ma sul finire del XX secolo ha rischiato di soccombere alla lotta impari con varietà selezionate geneticamente e altri ibridi, più produttivi e maggiormente redditizi.
Solo grazie a una coraggiosa azione di recupero, partita nel 2008, si è riusciti a salvare questa tipicità. Attualmente viene coltivato all’interno della riserva naturale di Torre Guaceto gestita da WWF, Comune di Carovigno e Comune di Brindisi e il progetto di recupero è curato dai tecnici della Riserva, dagli agricoltori dell’area protetta e da Slow Food.

Il pomodoro Fiaschetto ha forma tonda ovale, colore rosso, buccia sottile e peso medio di 15-20 grammi. La pianta ha bassa statura e piccoli grappoli. Il sapore è molto dolce con un retrogusto acidulo dato dall’acqua di irrigazione: si utilizza l’acqua salmastra proveniente da pozzi in prossimità del mare.

Attualmente i contadini della Comunità del cibo biologico di Torre Guaceto, coltivando all’interno dell’area naturale protetta e dunque in un laboratorio di sviluppo sostenibile, hanno scelto l’utilizzo del metodo biologico per la produzione del Fiaschetto (con bassi input di acqua e assenza di sostanze chimiche di sintesi) dimostrando che lavorare e produrre all’interno di un Parco può essere conveniente per l’ambiente e per la tasca dell’agricoltore. Il processo di produzione è particolarmente interessante dal punto di vista antropologico: osservando le fasi della coltivazione si può scoprire il legame che simbioticamente unisce questa produzione alla civiltà contadina.

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