Farnia delle Streghe o di Pinocchio
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Quercus robur (Fagaceae)
Due sono le leggende che riguardando questa immensa farnia secolare (circonferenza del tronco di 4.50 m, altezza di 24 m, oltre 600 anni), entrambe ricche di fascino soprattutto se le si legge sotto la sua maestosa chioma verde.
La prima leggenda narra che la grande farnia fosse il luogo di ritrovo per le streghe, che tra i suoi rami eseguivano riti e danze. La forma della chioma schiacciata e i suoi rami quasi paralleli al suolo hanno aiutato ad alimentare questa leggenda popolare, ecco perché quest’esemplare prende il nome di farnia delle streghe.
La seconda leggenda è legata alla famosissima fiaba di Pinocchio di Carlo Collodi, la leggenda narra di come questa farnia sia esattamente quella sotto cui Pinocchio diretto verso il paese dei Balocchi, su consiglio del Gatto e della Volpe, sotterra le monete d’oro. Pare che Collodi si sia ispirato al Settembre Lucchese, ricco di eventi, fiere e iniziative, per creare l’immaginario paese dei Balocchi.
A detta di ciò quindi l’albero si dovrebbe trovare tra il paese di Collodi e Lucca.
La stupenda farnia è stata minacciata negli anni diverse volte, durante la Seconda Guerra Mondiale i militari tedeschi tentarono di abbatterla per farne legna da ardere, inoltre l’immensa chioma era utilizzata dai nazisti per nascondere i panzer. Anche oggi l’albero continua ad essere preso di mira da incivili che ne strappano i rami come fossero souvenir o ne incidono la corteccia.
Questa farnia monumentale merita sicuramente una visita, solo trovandosi sotto i suoi rami si può comprendere la sua maestosità e fama leggendaria.
Come raggiungerlo:
Dalla statale n. 12 Lucca-Montecatini-Pistoia si imbocca, all’altezza della località Fontananuova, una strada secondaria asfaltata che dopo poco diventa sterrata e porta a una radura dove si trova la farnia delle streghe o di Pinocchio.
Scheda botanica farnia:
Questa specie è distribuita in quasi tutta l’Europa, si estende a nord fino alla Scandinavia meridionale, a est fino al Caucaso a sud oltre l’Italia e a ovest lungo il fiume Douro.
In Italia l’areale della specie è molto vasto ma non è presente in Campania, Puglia, Sicilia e in Calabria, in quest’ultima regione non è ancora confermata con certezza la sua assenza.
La farnia è tipica delle foreste planiziali in associazione con altre latifoglie quali carpino bianco, olmo campestre, acero campestre, frassino ossifillo ed ontano nero. Queste foreste purtroppo sono ora ridotte in piccole fasce a causa della bonifica e della trasformazione in zone destinate all’agricoltura.
La specie necessità di una grande quantità di luce ed acqua per poter crescere, infatti non sopporta gli stress idrici. Predilige terreni profondi, fertili e freschi con reazione subacida o subalcalina.
Il suo legno è molto apprezzato in quanto tende a non marcire a contatto con l’acqua, per questo motivo è utilizzato nelle costruzioni navali, ma anche nelle costruzioni edili, di botti, mobili e pavimentiIl legno inoltre è un buon combustibile da cui si produce un ottimo carbone.
FOTO: http://www.comune.capannori.lu.it/node/10563
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55012 Capannori(LU)