Rocca Priora

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Quella che fino ai primi del novecento fu la ghiacciaia di Roma, sorge affacciata strategicamente sulla valle latina ed offre ancora oggi atmosfere e panorami montani. Con i suoi 768 metri di altitudine, Rocca Priora vanta il primato di comune più alto dei Castelli Romani. Inoltre è senz’altro il paese più freddo del comprensorio, con nevicate ancor oggi abbondanti quasi ogni inverno. e proprio la bianca coltre ha fatto in passato la fortuna di rocca priora, che fu definita “il nevaio di Roma” e che per secoli fondò la sua economia sul commercio della neve. Il Santuario della Madonna della Neve ricorda e testimonia ancora oggi lo stretto rapporto che il paese ha sempre avuto con questa sua particolare caratteristica climatica. Una passeggiata nei pittoreschi vicoli del centro storico, arroccato sul fianco di un alto colle rivolto verso Monte Ceraso, offre scorci che hanno ancora il sapore dei tempi andati ed a chi si affaccia dal belvedere posto in cima al paese permette di godere di uno dei panorami più suggestivi dei Castelli, verso Roma ed i Monti Tiburtini, Prenestini ed Ernici.

Il nome di Rocca Priora deriva da quello medioevale di “Perjura”. Secondo la Cronaca Sublacense, infatti, alla fine dell’XI secolo sorgeva sulla cima del colle un piccolo nucleo abitato, il Castrum Arcis Perjuriae, che Agapito, dei Conti di Tuscolo, avrebbe dato alla figlia. La frazione Colle di Fuori nacque intorno all’anno 1860 da cittadini provenienti da Capranica Prenestina. Nei primi anni del Novecento vi fu eretta una scuola in muratura, su interessamento di un gruppo di intellettuali fondatori dell’Ente Scuola per i contadini per l’Agro Romano e Agro Pontino. Tra loro troviamo Giovanni Cena (Montanaro, 1870 – Roma, 1917), intellettuale e scrittore piemontese di origine contadina. Il Cena, trasferitosi nel 1904 a Roma, si dedicò all’istruzione delle masse povere inaugurando un programma di scuole popolari, arrivando già nel 1910 a fondare settanta scuole per contadini, tra cui nel 1912 quella di Colle di Fuori. Nel 1904 nacque anche un sodalizio tra Giovanni Cena e il dottor Angelo Celli, il fondatore della ‘Società per gli studi contro la malaria’, e iniziarono a battersi per il risanamento e l’alfabetizzazione dell’Agro Romano e delle paludi pontine, insieme ad un piccolo gruppo di studiosi fra cui Angelo Celli, Anna Celli, Duilio Cambellotti, Alessandro Marcucci e Sibilla Aleramo. Nel borgo di Rocca Priora, si svolge a gennaio la festa di Sant’Antonio Abate, una festa in onore del Santo protettore degli animali durante la quale c’è la benedizione degli animali che sfilano in carri allegorici realizzati prevalentemente in legno decorati con frutta e pane. Molto sentita è anche la festa del patrono, S. Rocco, che cade il 16 agosto.

fonte foto e testo: https://www.borghimagazine.it/it/borgo/119/RM/rocca-priora

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