Rugulon di Grandola
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Quercus petrea (Fagaceae)
Il Rugulon (Rogolone) è un maestoso rovere che cresce a poca distanza da un esemplare più piccolo della stessa specie, il Rugulin. Il più grande dei due presenta una circonferenza di ben 8 m e un’altezza di 28 m, quando la bella stagione arriva si ricopre di una rigogliosa chioma che manifesta tutto il suo fascino secolare.
Secondo la tradizione nel 1530 gli anziani dei comuni adiacenti (Beilate, Naggio e Grandola) si ritrovarono all’ombra del grande albero per discutere i confini dei tre paesi. Sempre secondo la tradizione, alcune persone locali attribuivano al Rogolone più di 500 anni se non anche oltre i mille. Studi di dendrocronologia hanno poi svelato che il Rugulon ha 285 anni, mentre il Rugulin 195 anni.
Il Rogolone è proprietà dell’Associazione Italia Nostra ed è considerato monumento nazionale dal 1928.
I due alberi crescono all’interno di un bosco di latifoglie, costituito da carpini neri, roveri, roverelle, castagni e noccioli e dove il sottobosco è ricco di specie quali elleboro, pungitopo e diverse specie di orchidee.
Nei dintorni di particolare interesse botanico si trovano ambienti di prati umidi che ospitano alcune specie palustri tipiche di questi ambienti, come ad esempio il giunchetto nero e la molinia.
Come raggiungerlo:
Da Villa Camozzi (comune di Grandola e Uniti), sede comunale e del Museo Etnografico e Naturalistico della Val Sanagra, si prosegue su una strada sterrata per circa 50 minuti fino ai piedi delle due grandi querce secolari.
Scheda botanica della rovere:
L’areale di distribuzione del rovere si estende su quasi tutta l’Europa occidentale e centrale. In Italia la specie si trova diffusa in tutte le regioni tranne la Sardegna ma i querceti di rovere sono più potenziali che reali in quanto il loro numero si è ridotto a causa dell’uomo che li ha rimossi per far spazio a terreni agricoli o per sfruttarne il legno.
E’ specie leggermente sciafila che predilige zone collinari con terreni acidi o subacidi. Ama molto ambienti con un’umidità elevata tutto l’anno per questo il rovere è tendenzialmente adatto a un clima oceanico.
In Europa centrali e nelle Prealpi il rovere si associa con specie diverse in base alla reazione del terreno; con terreno acido tende ad associarsi con la betulla, con terreni meno acidi e ben drenati tende ad associarsi con carpino bianco, tiglio selvatico e faggio, con terreni con elevata disponibilità idrica si associa con carpino bianco, acero montano, acero riccio.
Il legno del rovere, come per la farnia, è utilizzato nelle costruzioni navali e edili ma anche di botti, mobili e pavimenti.
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22010 Grandola e Uniti(CO)