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L’azienda agraria Scacciadiavoli, fondata nel 1884, prende il nome da un esorcista che utilizzava il vino per i suoi rituali e viveva in un borgo ai confini della proprietà, che si trova nel Montefalco, in provincia di Perugia.

La tenuta è il risultato del sogno del Principe Ugo Boncompagni Ludovisi di Piombino: ideata come uno “stabilimento” del vino, un complesso enologico e molto moderno per l’epoca in cui sorse, alla fine del XIX° secolo.

Dal 1954 l’azienda è di proprietà della famiglia Pambuffetti, quando fu acquistata da Amilcare che in quella tenuta vi aveva lavorato sin da ragazzo, da quando aveva 14 anni.

Al momento l’azienda comprende 130 ettari, dei quali solo 35 sono vitati. I vigneti occupano vari versanti della collina nei comuni di Montefalco, Gualdo Cattaneo e Giano dell’Umbria.

I terreni che ospitano la vigna sono sono franco-argillosi, mediamente profondi, e molto vocati per una viticoltura di qualità; la coltivazione è incentrata su varietà tardive come ad esempio il Sagrantino, che è presente solo nel territorio di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, tutti nella provincia di Perugia.

Il Sagrantino, infatti, è una varietà a maturazione tarda, caratterizzato da un patrimonio fenolico unico, ma che resiste male ai freddi invernali e primaverili, e pertanto necessita di un clima continentale ma mite e di un’esposizione che risulti soleggiata per una buona parte della giornata, per essere coltivato con successo.

Dopo la vendemmia le uve vengono portate nella cantina, realizzata nella seconda metà dell’Ottocento, quando il principe Boncompagni-Ludovisi lasciò Roma per stabilirsi qui e dedicarsi alla produzione di vino.

La cantina è appoggiata alla collina, con una struttura verticale su quattro livelli, di cui uno sotterraneo, e nella collina si incastona così da rendere riconoscibile, anche in lontananza, la Tenuta Scacciadiavoli.

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