Sito archeologico di Tharros
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La città di Tharros è un sito archeologico della provincia di Oristano, fondata probabilmente alla fine dell’VIII secolo a.C. da genti fenicie in un’area già frequentata in età nuragica.
Successivamente alla colonizzazione cartaginese, sui resti di un precedente villaggio nuragico posto sulla cima di una collina chiamata Su Murru Mannu, i punici fondarono un “tophet”, un’area sacra all’aperto tipica di diversi insediamenti punico-fenici del Mediterraneo occidentale.
Con la dominazione romana la città accrebbe di importanza sino al IV secolo d.C, periodo di massimo sviluppo; poi iniziò il declino. La città rimase comunque abitata sino all’alto medioevo, infine venne totalmente abbandonata intorno all’anno 1000 a causa delle incursioni dei pirati. Nel 1070 il Giudice di Arborea la dichiarò ufficialmente città morta.
L’area è attualmente un museo all’aria aperta. Ciò che è possibile vedere risale soprattutto al periodo della dominazione romana o della prima cristianità. Tra le strutture più interessanti ci sono il tophet – un cimitero di bambini nati morti o defunti in età neonatale -, le terme, le fondamenta del tempio e una parte dell’area con case e botteghe artigiane.
La maggior parte dei manufatti ritrovati durante gli scavi non sono stati conservati in loco, ma sono visibili presso il Museo archeologico nazionale di Cagliari, l’Antiquarium Arborense a Oristano, il Museo archeologico comunale Giovanni Marongiu di Cabras e il British Museum di Londra.
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Contatti
Cabras(OR)
0783 370019
tharros@penisoladelsinis.it
http://www.costadelsinis.com/Area-Archeologica-di-Tharros/index.aspx?m=89&f=2&idv=8&id=77
Altre info
Biglietto cumulativo per l'Area Archeologicha di Tharros e Museo Civico Archeologico
Tutto l'anno
Estate: 9.00 - 20.00; inverno: 9.00 - 17.00