Stagno di Cabras

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Lo stagno di Cabras si estende a nord del Golfo di Oristano, nella penisola del Sinis, e, con le annesse zone umide di Mistras (uno specchio d’acqua che costituisce il termine di passaggio tra la piana del Sinis e l’area depressa del golfo di Oristano, di forma stretta e allungata), Pauli ’e Sali e con lo stagno di Sale Porcus, forma un ambiente umido di importanza internazionale. L’origine di queste aree è dovuta alla formazione di cordoni sabbiosi che nel tempo hanno isolato tratti di mare, col successivo accumulo di detriti e sedimenti trasportati dai fiumi.

FAUNA
Lo stagno di Cabras occupa circa 2200 ettari, e, oltre ad essere uno degli ecosistemi palustri più ricchi del Mediterraneo, ricopre ancora un ruolo fondamentale nella vita quotidiana della zona. La tradizionale attività di pesca, oltre che fonte di sostentamento, è diventata un’indiscutibile risorsa culturale per la comunità che ha vissuto e vive nelle rive dello Stagno. Le costruzioni semidistrutte e le capanne tipiche che si trovano nei pressi testimoniano l’attività principale, la pesca.
A seconda del gradiente di salinità, la fauna ittica che si può trovare nello stagno, varia. Nelle acque più dolci della parte settentrionale si trovano la carpa comune (Cyprinus carpio), la gambusia (Gambusia affinis) e la tinca (Tinca tinca), tutti introdotti dalle proprie aree di origine, così come è avvenuto con il pesce gatto (Ameiurus melas).
Nelle acque più salate e di particolare interesse commerciale per la pesca locale, si trovano : il cefalo comune (Mugil cephalus), cefalo calamita (Liza ramada), il muggine bosega (Chelon labrosus), il cefalo dorato (Liza ) e il muggine musino (Liza saliens). Troviamo inoltre la spigola (Dicentrarchus labrax), l’anguilla (Anguilla anguilla), l’orata (Sparus auratus) e altre specie.
Quest’area è frequentata anche da molte specie di uccelli, sia come sito di svernamento e sia come area di riproduzione, che trovano riparo per i propri nidi tra la fitta vegetazione. Nidificano numerose specie di uccelli acquatici, come il fistione turco (anatra a rischio di estinzione), il fenicottero rosa e il cormorano. Sulle falesie della costa, inoltre, si riproducono il passero solitario, il falco pellegrino, il gabbiano reale. Tra i canneti è possibile vedere muoversi il pollo sultano e la gallinella d’acqua, il falco di palude (Circus aeruginosus), le folaghe (Fulica atra) e i tuffetti (Tachybaptus ruficollis).

FLORA
Il paesaggio vegetale che circonda lo Stagno di Cabras è, così come per tutte le zone umide, dominato dalle specie erbacee, che si distribuiscono seguendo il gradiente di salinità delle acquee. Dove l’acqua è meno salata per lunghi periodi, le associazioni più caratteristiche sono: il Fragmiteto o canneto, in cui domina la conna di palude (Phragmites australis); il Tifeto, che si insedia nelle zone dove le radici rimangono immerse nell’acqua, formato in prevalenza dalla Typha angustifolia e Typha latifolia; il Potamogeto, diffuso nelle zone di contatto tra lo stagno e i canali di scolo dove le acque sono più dolci, colonizzato soprattutto dal potamogeto (Potamogeton pectinatus) e dalla lenticchia d’acqua (Lemna minor e Lemna gibba).
Sono inoltre presenti lo Scirpeto, con la specie scirpo marittimo (Bolboschoenus maritimus), storicamente utilizzato per la costruzione delle coperture delle capanne; lo Spartineto, formato essenzialmente dalla Spartina versicolor Fabre e dall’obione (Halimione portulacoides); il Limonieto, costituito da molte specie rare ed endemiche, come alcune del genere Limonium; il Giuncheto, che forma popolamenti chiusi ai bordi degli stagni, composto in prevalenza da specie del genere Juncus; il Ruppieto, costituito dalla ruppia (Ruppia drepanénsis ‘tineo’) una pianta acquatica provvista di radici; l’Idrocotileto, con l’Hydrocotyle ranunculoides e il Salicornieto.

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