Tenuta San Guido
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La Tenuta San Guido si trova a Bolgheri, in provincia di Livorno e si estende per 13 chilometri dal mare fin dietro le colline. Deve il nome a San Guido della Gherardesca, che qui visse nel XIII° secolo.
Essa racchiude al suo interno tre eccellenze: il Sassiccaia, la razza equina purosangue Dormello Olgiata e l’Oasi di Bolgheri, la prima in Italia.
Queste tre peculiarità sono inoltre i punti cardinali della Tenuta e ne segnano anche i confini geografici: l’Oasi verso il mare, il centro di allevamento in pianura ed i vigneti che arrivano fino a quasi 400 metri tra la macchia mediterranea e le colline.
La vastità dei territori aziendali rappresenta un’occasione unica per una produzione vinicola volta all’eccellenza poiché avendo a disposizione una superficie così ampia, di ben 2500 ettari, è stato possibile individuare i 75 ettari più vocati per le uve del Sassicaia, così eccezionali da meritare una DOC tutta loro; oltretutto si tratta di un unicum in Italia dal momento che i vitigni sono interamente compresi in una proprietà. Nonostante sia uno dei vini italiani più conosciuti all’estero non è nato in nessuna delle zone già rinomate per i loro vitigni, bensì in Maremma, dove i cipressi alti e stretti di Bolgheri (Cupressus sempervirens L.) caratterizzano il paesaggio.
Un altro elemento caratterizzante del paesaggio di Bolgheri è l’Oasi di Bolgheri, compresa nel territorio di Castagneto Carducci. La storia di quest’oasi ha inizio quando nel 1959 Mario Incisa della Rocchetta decise di trasformare la sua riserva di caccia in un luogo di rifugio e nidificazione agli uccelli acquatici; l’appezzamento contemplava circa 80 ettari di palude d’acqua dolce circondata da 440 ettari tra bosco allagato, prati umidi, incolti, pascoli e coltivi. Nel 1966 fu proprio grazie all’impulso del marchese Incisa e di Fulco Pratesi che con la nascita del WWF Italia mosse i primi passi proprio intorno a Bolgheri: fu così che divenne così la prima Oasi, in contemporanea con quella di Burano.
Questa mantiene l’aspetto originario della costa maremmana con alternanza di coltivi e siepi alberate alle quali seguono sia prati allagati durante la stagione invernale sia stagni di acqua dolce circondati da bosco allagato, dove è presente il Fraxinus angustifolia Vahl. Oltrepassando la zona boscata giungiamo alla spiaggia, uno straordinario esempio di ecosistema dunale nel quale dominano specie pioniere psammofile, ossia che amano substrati tipicamente sabbiosi, come il giglio di mare, Pancratium maritimum L., l’eringio marittimo, Eryngium maritimum L. e la ruchetta di mare, Cakile maritima Scop.
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Contatti
Loc. Le Capanne, 27
0565 762003
info@sassicaia.com
Altre info
su prenotazione