Tiglio di San Bernardino
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Tilia cordata (Tiliaceae)
Il tiglio monumentale svetta solitario tra l’asfalto del piazzale del convento di Montesanto su di un colle ad ovest di Todi, in località Fornetto.
Sul colle, un tempo chiamato Monte Mascarano (dal longobardo “Maska” che significa spiriti o streghe, monte delle streghe), nel medioevo si ergeva una fortezza in difesa di Todi dalla nemica città di Orvieto. Nel 1835 durante degli scavi, fu rinvenuta una statua bronzea di quello che fu ribattezzato “il Marte di Todi”, che ora si trova conservata all’interno dei Musei Vaticani.
Le suore Damianite (dal convento di San Damiano in Assisi) furono le prime a occupare il convento che poi successivamente passò ai frati francescani.
Il maestoso tiglio con una circonferenza di ben 5.70 m e un’età stimata intorno ai 590 anni, secondo la tradizione, fu messo a dimora dalla popolazione di Todi per ricordare l’inizio della predicazione di San Bernardino da Siena in questa città.
Come raggiungerlo:
Da Todi salendo per 2 km il convento si trova sulla sinistra.
Scheda botanica del tiglio:
Il tiglio selvatico è largamente diffuso in Europa. In Italia il suo areale risulta frammentato nelle regioni meridionali, in quanto ricerca una certa continentalità del clima.
Predilige terreni profondi, freschi e ricchi di humus dolce derivato da rocce carbonatiche.
E’ una specie sciafila che resiste bene all’aridità estiva e alle forti escursioni termiche, esige però un buon grado di umidità sia dell’aria che del suolo.
I tigli non formano mai boschi puri ma tendono a vivere insieme ad altre specie quali, rovere, acero, frassino, carpino, cerro e non di rado con faggio e abete bianco.
Le api sono golose dei suoi fiori da cui ricavano un dolcissimo miele.
FOTO:
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