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Al centro di Catania, lungo la principale via Etnea, sorge la villa Bellini, conosciuta anche come Villa Biscari del Labirinto.

Il nucleo più antico risale al Settecento, come giardino privato di una piccola residenza del principe Ignazio Paternò-Castello di Biscari. Il giardino prende il nome di ‘Labirinto’ a causa dell’intreccio di corridoi e gallerie, delimitati da muri, allora esistenti.

Nel 1854 venne acquistato dal comune di Catania, che affidò all’architetto Landolina l’incarico di trasformarlo in parco pubblico, autorizzandolo ad acquistare i terreni circostanti per ampliarne la superficie. Nel 1883, il nuovo parco venne inaugurato e reso fruibile alla cittadinanza. Nel 1932 venne realizzato il monumentale ingresso di via Etnea ma, nella seconda metà degli anni Settanta, a causa del ridimensionamento degli stanziamenti, iniziò una fase di declino e degrado.
Dopo un lungo lavoro di restauro e riadattamento, nel 2010 è stato riaperto al pubblico.
La villa è dedicata all’illustre compositore catanese Vincenzo Bellini.

IL GIARDINO

Nel giardino sono presenti 106 specie appartenenti a 83 generi e 54 famiglie, distribuite su 72.000 mq, appartenenti a una flora principalmente subtropicale ed esotica, che si adatta bene al clima di Catania.

All’ingresso principale, si incontrano due maestosi Ficus microcarpa, quindi uno scalone fiancheggiato da cespi di Cycas revoluta conduce in un piazzale, al centro del quale si trova una fontana. Di grande bellezza è l’”orologio botanico”, il cui quadrante è costituito da piante sempreverdi. I viali del giardino sono dedicati ai più importanti personaggi illustri della storia italiana e catanese, e raffigurati in altrettanti busti posti su colonne.

Numerose le palme, tra cui Erythea armata, Livistona chinensis e Washintonia filifera; quindi le Araucaria spp., i Ficus spp. e vari esemplari di Styphnolobium japonicum (già Sophora japonica).

Lungo il perimetro vi sono attrezzature sportive, anche per i diversamente abili.

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