Villa Borghese

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Con 79 ettari di estensione, Villa Borghese è il più grande parco pubblico di Roma, dopo villa Doria Pamphili e Villa Adda; si estende in gran parte nel quartiere Pinciano e in parte minore nel quartiere di Campo Marzio. Comprende numerosi edifici, da grandi a piccoli, fontane, laghetti, e diverse tipologie di giardini, da quello all’italiana al parco in stile inglese.

Il nome della villa deriva dalla prima residenza del Cardinal Scipione Borghese, il “Casino Nobile”, fatto edificare all’inizio del Seicento su progetto di Flaminio Ponzio e di Giovanni Vasanzio e trasformato nel Novecento in museo, una delle più prestigiose raccolte di opere d’arte dal XVI al XVIII secolo, con capolavori di artisti quali Raffaello, Tiziano, Caravaggio, Bernini e Canova.

Il parco presenta 9 ingressi, tra cui quello di Porta Pinciana, quello dalla scalinata di Trinità dei Monti, quello dalle rampe del Pincio a Piazza del Popolo e quello di piazzale Flaminio.

LA STORIA

Il nucleo originario della tenuta apparteneva alla famiglia Borghese già nel 1589, e comprendeva gli antichi giardini di Lucullo (o horti luculliani). Fu ampliato con una serie di acquisti e acquisizioni dal cardinale Scipione Borghese, nipote di papa Paolo V, con l’intento di crearvi una “villa di delizie” e il più vasto giardino costruito a Roma dall’antichità. Il cardinale affidò, nel 1606, la progettazione degli edifici agli architetti Flaminio Ponzio e, alla sua morte, a Giovanni Vasanzio, affiancati dal giardiniere Domenico Savini da Montelpulciano e dall’intervento anche altri artisti, quali Pietro e Gianlorenzo Bernini. La villa venne completata nel 1633.

Nel 1766, il principe Marcantonio IV Borghese (1730-1809), intraprese lavori di trasformazione nel “Casino nobile” (ora sede della Galleria Borghese, nel “Casino dei giuochi d’acqua” (attuale “Aranciera” e sede del Museo Carlo Bilotti), e soprattutto nel parco, con la sistemazione del “Giardino del lago”, affidata gli architetti Antonio e Mario Asprucci. Tutto il giardino venne ornato di fontane e piccole fabbriche che permettevano di godere di scorci prospettici suggestivi.

Agli inizi delll’800 Camillo Borghese acquistò altri terreni, verso Porta del Popolo e Porta Pinciana, che furono integrati alla villa con l’intervento dell’architetto Luigi Canini. Nel corso del secolo gran parte del precedente giardino all’italiana fu trasformato in giardino paesaggistico all’inglese; furono inoltre aperti alla popolazione nei giorni festivi e ospitavano feste popolari con canti e balli.

EDIFICI E FONTANE

Villa Borghese ospita numerosi edifici storici coevi, quali il Casino del Graziano, il Casino Giustiniani, l’Uccelliera e la Meridiana con i meravigliosi giardini segreti, ripristinati secondo l’originario assetto seicentesco; numerosi edifici neoclassici e ottocenteschi quali il Casino dell’Orologio, la Fortezzuola, l’ampio Giardino del Lago, ridisegnato e realizzato nel 1786 da Antonio Asprucci, caratterizzato da un romantico isolotto artificiale su cui domina il Tempietto di Esculapio, raggiungibile anche con brevi escursioni in barca.

Appartiene al complesso anche la contigua Villa Giulia, in realtà oggi situata fuori dal perimetro vero e proprio del parco, ai piedi del colle: costruita nel 1551 – 1555 come residenza estiva per papa Giulio III, ospita il Museo nazionale etrusco. Villa Medici è invece oggi sede dell’Accademia francese a Roma. Altri edifici situati lungo viale delle Belle Arti sono stati costruiti in occasione della Esposizione internazionale tenutasi a Roma nel 1911, per festeggiare il primo cinquantenario dell’Unità d’Italia: tra questi, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna.

La Villa è dotata di strutture per il tempo libero, il gioco, e la diffusione culturale: il Museo Canonica, casa-studio dall’artista Pietro Canonica, il Casino di Raffaello con una ludoteca per bimbi, la Casina delle Rose con la Casa del Cinema, l’eclettico giardino zoologico recentemente convertito in Bioparco, l’Aranciera trasformata nel nuovo Museo Carlo Bilotti con opere di arte contemporanea. In prossimità di Piazza di Siena, è stato allestito un ampio padiglione teatrale a pianta circolare, il Globe Theater, su modello dei teatri elisabettiani, associato alla programmazione shakespeariana.

Nei giardini vi sono inoltre molte fontane, costruite tra l’inizio del 1600 e i primi del 1900, come decorazione, punto di sosta e di refrigerio e fontane minori come elementi naturali. Nel 1610 fu affidato a Giovanni Fontana la costruzione dell’acquedotto dell’Acqua Felice e le fontane della villa. Alla fine del ‘700, periodo in cui fu realizzato il Giardino del Lago, le fontane suscitarono nuovo interesse, per cui ne furono installate molte altre, secondo un nuovo schema e nuovi gusti. Infine, Raffaele De Vico (1881-1969) costruì il serbatoio dell’Acqua Pia Antica Marcia, che approvvigionava l’acqua destinata alle fontane e ai laghetti della villa, ora fornita dal Peschiera.

I GIARDINI

Il parco.
Progettato all’inizio del Seicento, era formato da due recinti dall’assetto formale e da un terzo più rustico e naturale. Vi crescono soprattutto piante sempreverdi, tra cui lecci e platani, alcuni risalenti al primitivo impianto, pini domestici con esemplari bicentenari, abeti, cedri. Tra gli arbusti sono comuni l’alloro e il bosso. E’ in corso il restauro della lecceta.

Il Parco dei Daini (via P. Raimondi).
Di impianto seicentesco, detto anche “Parco delle prospettive”, era riservato al Principe. I viali furono delimitati da colossali erme (di recente restaurate), opere di Pietro e Gian Lorenzo Bernini. Fa da sfondo, contro il muro di confine, la Prospettiva del Teatro, riccamente decorata da rilievi antichi, realizzata intorno al 1615. L’attuale denominazione dell’area è legata alla presenza di daini e gazzelle, fino a tutto l’Ottocento.

Il Giardino Boschereccio.
Situato davanti al Casino nobile, fu progettato da Flaminio Ponzio nel 1606. In origine era suddiviso in 23 riquadri contenenti diversi tipi di alberature, scanditi da alte siepi sagomate e ornati da preziosi arredi, come le Fontane Oscure e la Grotta dei Vini. Oggi si percepisce solo parzialmente la suddivisione in riquadri, mentre la vegetazione arborea è formata da varie specie sempreverdi e caduche.

Il Giardino posteriore del Casino Nobile (piazzale Scipione Borghese).
Nell’impianto originale il piazzale aveva al centro la fontana del Narciso e attorno numerose statue antiche, arredi e quattro erme attribuite a Pietro Bernini e al figlio Gian Lorenzo. Nel ‘900, la fontana venne sostituita con quella di Venere e il piazzale fu sistemato a giardino formale.

I Giardini segreti (viale dell’Uccelliera).
Ai tempi del cardinale Scipione vi erano due giardini privati, situati ai lati del Casino nobile e realizzati tra il 1610 e il 1633, erano due: il primo, detto “dei melangoli” (aranci amari) e il secondo, detto “dei fiori”. Un terzo fu realizzato intorno al 1680, tra i due padiglioni dell’Uccelliera e della Meridiana. Vi si coltivavano fiori rari ed esotici, in particolare bulbose. Il restauro, realizzato alla fine degli anni ’90 del Novecento, ha riproposto il disegno delle aiuole e le fioriture seicentesche. Il quarto giardino, detto giardino di propagazione, è utilizzato come vivaio delle piante esposte negli altri tre giardini.

La Valle dei Platani (largo P.Picasso).
Popolarmente nota come “Valle dei cani”, è un incredibile lembo di campagna romana rimasta essenzialmente immutata dal Seicento. Vi crescono ancora alcuni platani colossali piantati all’epoca del cardinale Scipione.

Piazza di Siena (tra viale dei Pupazzi e viale Pietro Canonica).
In quest’area, un tempo era costituita da un boschetto su cui venivano stese le reti per la caccia agli uccelli, detto Gran Ragnaia. A partire dal 1792 Antonio Asprucci vi realizzò un invaso delimitato da gradinate di peperino per le corse dei cavalli, ispirandosi alla piazza della città omonima, dalla quale proveniva la famiglia Borghese. Per tutto l’Ottocento e parte del Novecento, dopo l’apertura al pubblico della Villa, la piazza è stata teatro di feste popolari e manifestazioni; oggi, è sede del Concorso Ippico Internazionale che si svolge annualmente nel mese di maggio.

Il Giardino del Lago (Via Madama Letizia, viale Pietro Canonica).
Alla fine del ‘700, Marcantonio IV Borghese volle trasformare il “piano dei licini” (lecci, Quercus ilex) in un giardino alla moda dei tempi. Vi lavorarono gli architetti Antonio e Mario, Asprucci, giardinieri e artisti, tra cui il paesaggista inglese Jacob More. Tra i pochi esempi di giardino all’inglese in area romana, il giardino è ricco di piante esotiche, quali banani, bambù e cipressi calvi (Taxodium distichum). Lo caratterizza il lago, che imita uno stagno naturale, al centro del quale si trova il tempio di stampo classico dedicato ad Esculapio, decorato con sculture antiche restaurate da Vincenzo Pacetti.

Il Galoppatoio (o Villetta Doria, viale San Paolo del Brasile).
Appartenente al cardinale Giuseppe Doria Pamphili, in origine era un giardino in stile inglese, realizzato tra il 1785 ed il 1790 da Francesco Bettini. Fu completamente distrutta dai bombardamenti francesi del 1849, assieme all’edificio principale, la Casina di Raffaello, così denominata per la presenza di affreschi raffaelleschi, fortunatamente staccati nel 1836 e oggi conservati al Museo Borghese. Da allora l’area venne usata come galoppatoio e ogni assetto storico è andato distrutto dalla realizzazione del parcheggio interrato negli anni Settanta.

I Giardini di Villa Giulia (piazzale Firdousi).
Realizzati in occasione dell’Esposizione Universale del 1911per ornare il al nuovo ingresso della scalinata progettata da Cesare Bazzani per collegare la Valle Giulia a Villa Borghese, sono cinti da balaustre e arricchiti da due ninfei in stile neoclassico.

Il Bioparco.
Villa Borghese ospita anche lo zoo di Roma trasformato recentemente in Bioparco ed il Museo civico di zoologia, mentre la “Casina delle Rose” è oggi la sede della Casa del Cinema. Nei pressi di quest’ultima si trova il Cinema dei Piccoli, la sala cinematografica più piccola al mondo.

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Contatti

Ingressi: Via Aldrovandi, Via Raimondi (2 ingressi), Via Pinciana (2 ingressi), Piazzale San Paolo del Brasile, Piazzale Flamini - Roma(RM)

http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/ville_dei_nobili/villa_borghese

Altre info

ingresso libero

Il parco è sempre aperto

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