Villa Borromeo
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Il primo nucleo della Villa Borromeo venne edificato nel 1765 per volontà dei D’Adda da Giuseppe Piermarini. Lo schema della villa si ricollega allo stile lombardo del tardo Seicento e dell’inizio del Settecento. La residenza è formata da 142 locali, una serie di ambienti articolati che hanno una superficie di circa cinquemila metri quadri. Preceduta da corte d’onore monumentale, presenta, in sequenza, al suo interno: il salone d’onore, il salone da ballo, lo scalone d’onore -ambiente di rappresentanza e di disimpegno-, un portico coperto (che consentiva il riparo dalle intemperie alle carrozze); lateralmente le ali di servizio -adibite a stalle, a cucine, e ad abitazioni della servitù-. In seguito, il vestibolo con lo scalone e infine le scale minori più funzionali, che legano l’architettura al giardino antistante.
IL GIARDINO
Di impianto all’italiana, è composto da partiture geometriche. Per la facciata principale, Piermarini diede una decisa impronta neoclassica con parti ben caratterizzate. Il piano terreno, in bugnato, è ravvivato dal portico di accesso con quattro colonne, che poggiano su una semplice scalinata di cinque gradini che afferma l’asse di simmetria con lieve movimento circolare al centro. Il giardino è chiuso da un cancello settecentesco decorato a tre anelli, a ricordare uno dei tanti contrassegni araldici concesso dallo Sforza ai Borromeo; il cancello, poi, è sormontato dallo stemma dei Borromeo, aggiunto quando l’ultima erede dei D’Adda sposò un esponente di questa illustre famiglia lombarda, recando in dote la villa. Nella parte retrostante la residenza si affaccia su un grande parco di circa sette ettari, con stile naturale e oggi ricco di alberi ad alto fusto secolari tra cui numerosi tigli e carpini (Carpinus betulus) perlopiù sistemati a viale attorno a una grande area a prato.
Villa Borromeo, passata dai D’Adda ai Borromeo per eredità alla fine dell’Ottocento, è stata utilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale come luogo di villeggiatura e di ricevimenti, ai quali sono intervenuti anche personaggi di case reali. Durante la guerra la Villa ha dovuto subire, come altri edifici di Cassano, l’occupazione militare di reparti canadesi ed italiani.
Un cronista locale, il Milani, nei suoi “Annali del borgo e della parrocchia di Cassano”, ricorda che il 25 novembre 1807 Napoleone I e Gioacchino Murat furono ospiti della Villa.
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Contatti
Via Vittorio Veneto, 58 - Cassano d'Adda(MI)
0363 60904
info@villaborromeo.it
Altre info
dal lunedà al venerdà dalle e nel week end su appuntamento
alle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00