Villa Fidelia

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L’attuale complesso di villa Costanzi, noto come Villa Fidelia, si affaccia, in posizione decisamente scenografica, sulla strada che solca la Valle Umbra separandola dalle prime frange collinari ricche di insediamenti storici e di coltivazioni olivicole pregiate.

Il complesso fu commissionato nel XVI secolo dalla famiglia Urbani e fu costruito sui resti di un santuario appartenente a un insieme sacrale di epoca classica (risalente al IV secolo). Nel XVIII secolo la villa passa a donna Teresa Pamphili Grillo che la trasforma completamente. In particolare, tra il Settecento e l’Ottocento viene realizzato da Giuseppe Piermarini un casino al lato opposto che viene poi modificato nei primi anni del Novecento dall’architetto Bazzari.

Oggi la villa presenta una pianta rettangolare, si eleva su cinque piani, di cui solo tre fuori terra a causa della pendenza del terreno. Oggi i prospetti si presentano riccamente decorati, di gusto barocco e neoclassico. La parte centrale del prospetto principale è resa molto importante dalla scalinata, dal portale con timpano spezzato affiancato da finestre, dal balcone del primo piano su cui si aprono due porte finestre mistilinee unite da un decoro a medaglione.

Il complesso di Villa Fidelia racchiude un antico oratorio, chiamato oggi Chiesa di San Fedele, compresa nella cinta che delimita la proprietà lungo la vecchia strada statale che da Spello conduce ad Assisi, è facilmente individuabile grazie all’ornato della facciata ed al campanile “a vela” in stile barocco, diventata la cappella di famiglia.
Le trasformazioni leggibili nella sua struttura compositiva indicano chiaramente lo stretto legame alle vicende che hanno coinvolto, nella sua globalità, il complesso di Villa Fidelia sin dai tempi più remoti.

La chiesa ha un impianto pianimetrico semplice a forma trapezoidale, con una struttura “a capanna” ed abside “a catino”, elementi la cui presenza consentono di indicare storicamente un’origine ascrivibile al XII secolo circa, decisamente anteriore rispetto allo stile facciata.
Gli apparati decorativi interni sono quasi inesistenti, rimane traccia di un affresco in uno sfondato di piccole dimensioni e nella decorazione della parte absidale compiuta in tempi lontani.
L’aspetto più rilevante della villa è costituito dalle sistemazioni esterne, che occupano 60.000 metri mq e sono articolate nel giardino vesuviano o barocco, il galoppatoio, il giardino all’italiana, il parco e l’oliveto.

I GIARDINI

Il GIARDINO BAROCCO

Il giardino barocco o giardino vesuviano, situato a fianco della villa, venne progettato per creare una prospettiva di invito all’ingresso; si estende su un dolce declivio, delimitato a destra ed a sinistra da una doppia fila di cipressi. Tra i gradoni in cotto è situata la fontana con esedra, sormontata da Diana cacciatrice e, più avanti, la cisterna con l’orologio.

Le forme particolari delle siepi di bosso sembra derivino dalle passioni dei proprietari antecedenti alla famiglia Costanzi. Il marito, amante dei cavalli, volle che le siepi che abbracciavano le aiuole avessero la forma di speroni; la moglie, amante della musica, preferì la forma di note musicali nelle vicinanze del portone della villa. Successivamente, Fu l’ingegnere Decio Costanzi a volere, la loro trasformazione in conigli.

IL GIARDINO ALL’ITALIANA

Allestito in seguito alla ristrutturazione voluta da Donna Teresa Pamphili Grillo, risulta attualmente costituito da quattro grandi aiuole cinte da siepi di bosso la cui forma sembra essere stata modificata nel tempo, intervallate da globi di bosso (Buxus semrevirens).
Dallo studio delle piante è emerso che le aiuole interne sono costituite da siepi posteriori al 1920, mentre molto più anziane risultano essere quelle esterne. Nella stagione primaverile estiva ornano il giardino 70 piante di limone che trovano posto sui piedistalli inseriti tra le siepi.

Solo pochi esemplari di rose restano a testimonianza del periodo in cui, sotto la proprietà di Decio Costanzi, gli interni delle aiuole erano occupati totalmente da questo tipo di fiori. A monte, il giardino è delimitato da un alto muro a nicchioni subito sopra si apre il parco di lecci bordato da filari di cipressi e pini marittimi (Pinus Pinaster).

E ALTRO ANCORA…

A lato del giardino barocco si trova il galoppatoio, costituito da un circo formato da una duplice corona di lecci (Quercus ilex). Completano l’intero complesso, l’oliveto, e il parco, formato da un lecceto ed un boschetto.

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Contatti

Via Flaminia 70 - Spello(PG)

0742 652547

http://turismo.comune.spello.pg.it/Mediacenter/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=28

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