Villa Madama
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Villa Madama si trova sulle pendici di Monte Mario, a Roma, sul lato sinistro del Tevere, nelle vicinanze del Foro Italico.
Costruita nel 1500, fu una delle prime ville suburbane sul modello delle ville romane, dedicate alle feste. Precisamente, venne costruita a partire dall’anno dell’acquisizione del terreno, ovvero il 1516, da parte di papa Leone X, al quale subentrò ben presto il cugino Giuliano de’ Medici, a sua volta eletto papa, con il nome di Clemente VII, nel 1523. Al progetto partecipò Raffaello Sanzio, che in particolare disegnò la loggia a tre arcate e il giardino pensile sul quale questa si affaccia; alla sua morte, venne portato avanti dai suoi allievi Giulio Romano, Giovanni da Udine e Giovanni Francesco Penni.
Il grandioso progetto venne interrotto dal Sacco di Roma da parte dei Lanzichenecchi, nel 1527, tuttavia quanto è stato realizzato è rimasto l’esempio più imitato di villa rinascimentale dell’epoca.
Nel 1534 la villa divenne la residenza di Margherita d’Austria, chiamata La Madama, figlia naturale di Carlo V e sposa prima di Alessandro de’ Medici e poi di Ottavio Farnese. Dai Farnese, passò in seguito ai Borbone.
Dopo altri passaggi di proprietà, la villa e il giardino ebbero un lungo periodo di abbandono, finché, ormai trasformati in fondo agricolo, nel 1913 vennero acquistata dall’ingegnere francese Maurice Bergès, che li fece restaurare da Marcello Piacentini, il quale vi si adoperò, nel caso di alcuni elementi, fra cui il giardino pensile, con una certa di fantasia
Di proprietà del Ministero degli Affari Esteri dal 1941, Villa Madama è sede di rappresentanza del Ministero stesso e della Presidenza del Consiglio. La villa conserva la loggia raffaellita, un prezioso salone con il soffitto a volta, magnificamente decorato da Giulio Romano, così come sono preziosi gli stucchi bianchi del vestibolo d’ingresso realizzati nel 1525 da Giovanni da Udine. I pavimenti sono in cotto e marmi policromi antichi.
Davanti al loggiato, il giardino all’italiana conserva ancora la Fontana dell’Elefante, realizzata da Giovanni da Udine, che ricorda l’elefante indiano Annone, portato a Roma dall’ambasciatore del Portogallo per la consacrazione di Leone X, nel 1514; la fontana con una grande testa di leone che alludeva a Leone X; al di sotto, una peschiera, e, ai lati dell’ingresso, che dalla terrazza conduce al giardino rustico, due giganti in stucco realizzati da Baccio Bandinelli.
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Contatti
Via di Villa Madama 250 - Roma(RM)
+39 06 36914145 e 06 36914284
http://www.museionline.info/tipologie-museo/villa-madama
Altre info
Ingresso libero
su richiesta