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Villa Ponti è una dimora settecentesca di due piani, situata nel centro storico di Arona a pochi passi dal Lago Maggiore. Fu costruita nel 1760 sui resti dei bastioni della Rocca Borromea per volere di Bartolomeo Pertossi, ricco mercante di origine fiamminga.

Fu successivamente rimaneggiata, fino all’ultimo importante intervento degli anni Venti del Novecento ad opera dell’architetto A.T.Rocca che trasformò in modo consistente la facciata rivolta verso la strada.

Oggi la villa presenta due facciate differenti: quella verso via San Carlo ha un apparato decorativo ottocentesco, mentre quella verso il giardino conserva molte reminiscenze classiche, sottolineate dall’imponente frontone e dalla lunga scalinata che consente l’accesso e il collegamento all’esterno. All’interno, presenta saloni e locali riccamente decorati, con pavimenti e ornamenti alle pareti di particolare pregio.

In uno dei due cortili interni a pianta quadrata si trova un elegante parterre di ciottoli, ornato al centro da una statua equestre circondata da tassi potati (Taxus baccata).
Davanti alla facciata principale si trova un ampio giardino che nella prima parte comprende una fontana d’ispirazione barocca, e nelle zone più lontane dalla residenza, gruppi di magnolie (Magnolia grandiflora), azalee, faggi (Fagus sylvatica) e cedri argentati (Cedrus atlantica “Glauca”).

Villa Ponti fu la casa natale di Gian Giacomo Ponti, docente di elettronica al Politecnico di Torino e allievo di Thomas Ediso, fondatore nel 1925 della S.T.I.P.E.L. (Società Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda) dando così l’avvio alla moderna telefonia italiana.
Oggi ospita rassegne d’arte con le opere dei più grandi maestri del mondo, tra cui Picasso e Kandinsky, oltre a convegni, ricevimenti e concerti di musica classica.

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