Villa Tasca
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Villa Tasca si trova a Palermo, sulla via che conduce a Monreale: è una delle residenze più suggestive della Sicilia, immersa in parco rigoglioso.
Risale alla metà del Cinquecento, quando Louiso di Bologna, Barone di Montefalco, volle costruire un sontuoso palazzo in questa zona, ricca di sorgenti. Dapprima tenuta di caccia, immersa in una vigna, venne in seguito trasformata in residenza per le vacanze. Gli eredi che nel tempo si sono succeduti (Camastra, Silvera, Branciforte) hanno continuato ad apportare alla villa diverse modifiche fino a portarla, nel Settecento, all’aspetto attuale. In particolare, furono i Lanza, principi di Trabia e duchi di Camastra, a trasformare il palazzo e il grande giardino secondo il gusto neoclassico. Intorno alla metà dell’Ottocento, il genero di Giuseppe Lanza Branciforte, Lucio Mastrogiovanni Tasca, insieme a sua figlia, Beatrice Lanza d’Almerita, fecero diventare la villa un centro culturale di attrazione per le personalità di passaggio per la Sicilia.
Dal 1808 in poi, vi sono stati ospiti il re Ferdinando di Borbone e la regina Carolina, Bismarck, Margherita di Savoia, Wagner, che qui nel 1881 compose il terzo atto del Parsifal, Giuseppe Verdi, Paganini, Rubinstein, Jacqueline Kennedy, Claudio Abbado. Villa Tasca oggi si offre per matrimoni, eventi, ospitalità.
IL PARCO
Lucio Mastrogiovanni Tasca e Beatrice Lanza d’Almerita cambiarono l’originario giardino all’italiana in parco romantico, secondo il gusto Romanticismo siciliano Ottocentesco, arricchendolo di specie esotiche tropicali su ispirazione dell’Orto botanico di Palermo.
Oggi il parco, aperto alle visite (ma solo su prenotazione e per gruppi), si estende per 8 ettari, fra alberi secolari, aiuole sinuose bordate di pietra, una rigogliosa vegetazione d’origine subtropicale-tropicale laghetti e fontane, una piccola montagna artificiale di grotte su cui sorge un tempio di Cerere con colonne doriche e corinzie, diverse statue, panchine e sedili. È suddiviso in tre sezioni: il Giardino Irregolare, il Giardino Romantico e il Giardino d’Acclimatazione; come si legge nel sito di Villa Tasca (www.villatasca.com):
“Nel 1855, Lucio Tasca decise di modificare il giardino formale, con parterre, in un “Giardino irregolare”, ovvero in un giardino all’inglese ma nel suo derivato “Gardenesque”, reso popolare dal botanico e architetto scozzese, John Claudius Loudon.
Incluse quindi una vasca curvilinea circondata da piante acquatiche, aiuole con varie siepi, arbusti, cicadee, palme etc., insieme ad alcuni spazi aperti dove esporre una collezione di piante in vaso.
A dispetto del nome “all’inglese”, la flora di questa parte del giardino è tutt’altro che britannica. Grazie al clima mite, piante esotiche subtropicali e tropicali avevano la possibilità di crescere meglio a Palermo che in qualsiasi altro posto in Europa.
In questa sezione del giardino figurano alcuni degli esemplari più grandi di cicadee (Cycas revoluta, Ceratozamia sp., e Dioon edule), uno stupendo pino di Norfolk (Araucaria heterophylla) e un buon numero di specie diverse di palme.
Mentre i viali interni sono a forma libera, quelli del perimetro ornati con siepi, mantengono la geometria strettamente formale originaria con il parallelismo ai muri di confini del giardino a parterre, precedente al Settecento. Quattro piccole vasche sono ancora visibili, riferibili all’hortus conclusus medievale, formano quattro angoli di un rettangolo, con una vasca curvilinea al loro centro.
Nel 1870, iniziarono i lavori sul Giardino Romantico e sul Giardino d’Acclimatazione, che trova la sua ispirazione nello stile paesistico-romantico, reso popolare in Gran Bretagna da alcuni progettisti, tra cui, fra i primi, William Kent.
È diviso in tre sezioni: Il Lago dei Cigni, la collina artificiale, e il Giardino d’Acclimatazione.
Mentre il Giardino Irregolare è una celebrazione delle singole piante e delle loro caratteristiche particolari, nel Giardino Romantico esse non sono di certa l’attrazione principale; contribuiscono solo ad evocare nel visitatore sentimenti subliminali, insieme ai cambiamenti di quota, alle sculture e alle “follie” (riproduzioni in miniature di vere o immaginarie rovine classiche).
Il Lago dei Cigni è circondato da una foresta lussureggiante di bambù verde e nero (Phyllostachys mitis, e Phyllostachys nigra) e palme da sottobosco (Chamaedorea oblongata, e Chamaedorea pochutlensis).
Il tentacolare fico magnoliode (Ficus macrophylla subsp. columnaris) domina metà del lago con la sua ombra perenne, mentre una orgogliosa Araucaria columnaris presiede sulla riva opposta.
Su una piccola isola circondata da cipressi, nel Lago dei Cigni, una colonna di marmo con una croce in cima è un riferimento preciso alla tomba di Rousseau visitabile nel giardino di Ermonville.
Sopra una grotta artificiale si trova un tempio circolare dedicato a Ceres, la dea romana dell’agricoltura. Sotto il tempio scorre una cascata d’acqua che simboleggia la “panacea aurea”: la vera arte alchemica, la trasformazione dei materiali attraverso la conoscenza, è l’agricoltura.
Nel Giardino d’Acclimatazione, di fronte a questo gruppo di “follie”, si trova un altro tempio, circondato da un semicerchio di cipressi e segnato con un grande pino domestico (Pinus pinea). Questo tempio ospita il busto commemorativo dedicato al Conte Lucio Mastrogiovanni Tasca e il maestoso albero accanto lo celebra come patriarca della famiglia.
In questa parte del giardino si può anche trovare una collina dedicata alle piante succulente e alle xerofite dove varie specie di Yucca, Opuntia, Nolina e Dracaena sono rappresentate. Vi si trova anche un signorile e austero bosco di Araucaria columnaris.
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Contatti
Viale Regione Siciliana Sud-Est, 399 - 90129 Palermo(PA)
Tel. +39 091 6574305 - +39.3492863565
info@villatasca.com
Altre info
Prezzo visite: € 60,00 per gruppi di minimo 20 ospiti (il prezzo include un coffee break, garden tour e visita degli interni).
su prenotazione