Vino Santo Trentino

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Il Trentino Vino Santo è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Trento, nella zona di Sarche e di Toblino. Lo si ricava esclusivamente dal vitigno autoctono nosiola (coltivato su circa 110 ettari che rappresentano l’1,5% della produzione di uva trentina) che ha trovato la sua zona di elezione nella Valle dei Laghi, percorsa dall’antica strada romana che metteva in comunicazione la valle dell’Adige con il Garda, caratterizzata da una quantità di piccoli laghi di origine glaciale e da un clima mite, grazie alla vicinanza del Garda.

Dopo una vendemmia tardiva dell’uva Nosiola, i grappoli si dispongono nei granai su dei graticoli chiamati “arene”, dove perdono acqua grazie al vento favorevole al nord. Dopo poco tempo, l’uva viene attaccata dalla muffa nobile (Botrytis cinerea), che favorirà l’appassimento.
Nella Settimana Santa (da qui il nome) si procede alla pigiatura, con il poco succo rimasto negli acini. Terminata la pigiatura, il mosto viene travasato in piccole botti di rovere dove inizia la fermentazione naturale che, per l’elevata concentrazione degli zuccheri, procede molto lentamente: per almeno sei, otto anni.

Dopo l’imbottigliamento comincia la vita di questo vino, che si protrae oltre i cinquant’anni.
Un tempo il Vino Santo era considerato una sorta di medicinale: corroborante e rinforzante nelle diete dei convalescenti. Oggi può essere a pieno titolo considerato “il passito dei passiti”: nessun altro vino, infatti, rimane in appassimento naturale così a lungo.

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Calavino(TN)

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