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Costruzione risalente al quattrocento, è una delle ville più antiche di Milano, in cui si possono ritrovare i segni delle famiglie nobili che ne sono state proprietarie nei secoli.

Una volta ubicata in aperta campagna oggi è inglobata all’interno di area urbana nelle vicinanze di Porta Nuova. Nel quattrocento era dimora di campagna dei Visconti nel 1468 passò a Pigello Portinari, banchiere fiorentino rappresentante dei Medici a Milano di cui rimane un ritratto nella Basilica di S. Eustorgio. A questo periodo risalgono gli archi acuti ad est, il portico e i capitelli.
In questa villa si fermò anche Ludovico il Moro con i suoi 8000 fanti, di ritorno da Milano, e questo ci fa capire quanto sia stata grande e principesca questa residenza.

Gli stemmi dei Landriani e degli Sforza, proprietari nel “500”, sono rimasti  i rispettivi   stemmi di famiglia sopra il grande camino e nella sala maggiore oltre al motto della famiglia Landriani “ Semper el dover” posto tra croci azzurre e melograni.

Dopo il “500” la villa viene adibita esclusivamente ad uso agricolo fino al “800” quando la riscoprì Luca Beltrami uno dei principali artefici della ristrutturazione della Milano antica. Si possono ancora riconoscere del periodo antico, una chiesetta dedicata alla Mater Amabilis con dipinti del “400”, un dipinto con una dama e un musico.
Luca Beltrami fece anche costruire anche una vasca del mangia bagaj, il drago visconteo, copia dell’originale che si trovava la Castello di Vigevano .

Il giardino di questa villa occupa circa la metà dell’ettaro su cui si estende tutto l’antico complesso e qui si possono trovare ben 41 specie diverse di piante: rose e peonie, rosmarini e limoni, tigli e acacie che in primavera inondano di colori e profumi tutti i visitatori. In Inverno invece si può ammirare il grande arancio tutto addossato al muro di recinzione. Ci sono anche ulivi, magnolie, cachi, cedri e palme e molti altri.

Si può ammirare anche un pergolato che ricorda molto gli sfondi dei quadri del Rinascimento.

Un altro piccolo giardino si trova interno al complesso residenziale, ci ricorda la struttura dell’Hortus conclusus medievale. La vista a questo complesso ci riporta direttamente ai tempi remoti in cui qui si conservano tracce nei documenti a noi trasmessi.

Fonte foto: https://viaggionellabellezza.wordpress.com/2017/08/08/villa-mirabello-a-milano/

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