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L’antica città di Nora è situata sul promontorio di Capo Pula, sulla costa meridionale della Sardegna a ovest di Cagliari. Fu uno dei primi stanziamenti fenici della Sardegna, fondata intorno all’VIII secolo a.C., divenendo presto un famoso centro religioso e commerciale.
Rimangono pochi resti della città originaria: le testimonianze della città fenicio-punica sono state in parte coperte o cancellate dalla sistemazione della città avvenuta in età romana. Le strutture oggi visibili sono, infatti, pertinenti in prevalenza proprio alla fase romana del sito, quando nel 238 a.C., anno della conquista romana dell’isola, la città di Nora subì una trasformazione graduale divenendo sede del governatore romano e municipium.
Della città romana si conservano i resti di numerosi edifici quali foro, teatro, anfiteatro (non ancora scavato), impianti termali e case di abitazione, mentre i materiali archeologici testimoniano la continuazione e la prosperità dei commerci con le regioni affacciate sul mar Mediterraneo.
Il suo declino iniziò nel V secolo d.C., in seguito all’occupazione dell’isola da parte dei Vandali (456-466 d.C.), e fu abbandonata definitivamente intorno all’VIII secolo d.C.

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