Giardino dell'Eden hotel
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E’ situato lungo il fiume, a ridosso del centro storico, a metà strada tra il passaggio naturale montano e la città. Progettato dallo studio Antonio Citterio & Patners, è formato da 4 edifici alti e stretti, ricoperti da legno di larice grigio e uniti da scale e passerelle di vetro. Lo stesso stile sobrio ed elegante nella sua estrema contemporaneità si ritrova negli interni, arredati con raffinata semplicità e il calore di una casa privata d’alta montagna.
Il giardino che lo avvolge è stato progettato dall’architetto paesaggista Sophie Agata Ambroise, unendo armoniosamente i tratti dell’orto botanico alpino e quello di un parco fluviale, che ha dato vita a un verde tra lo spontaneo e il controllato di grande suggestione.
IL PROGETTO
Il giardino di sviluppa intorno all’albergo per circa 5000 mq. Il lato lungo il fiume, rivolto verso la città, sviluppa il tema del parco fluviale: separato dal corso d’acqua da un muro di pietre locali, è formato dalla vegetazione tipica di questo ambiente di montagna, dalle chiome argentate o grigio-verdi. Vi crescono infatti betulle, pioppi, ontani e una collezione di salici arborei e arbustivi; alla base, festuche, @Sedum@ e @Sempervivum@ alpini in ogni angolino. Ricopre il terreno una pacciamatura di ghiaia chiara, che riduce l’evaporazione dell’acqua durane l’estate, protegge le radici dal gelo invernale, tiene a bada le erbe infestanti e accoglie i semi prodotti dalle piante, che in questo modo si riproducono da sole, con spontanea casualità.
Su questo stesso lato, corrispondenza dell’entrata e delle camere, si alternano zone a prato e zone piccoli orti di frutti e fiori, delimitati da pali di castagno naturali, spelati e spaccati a mano seguendo le nervature del legno; all’interno, soffici tappeti erbosi sono contornati da cespugli di lamponi, ribes e rose da bacca (@Rosa rugosa@ ‘Hansa’, @Rosa canina@ ‘Kiese’, Rosa gallica versicolor@) misti a fiori primaverili ed estivi: gigli, @Papaver nudicaule@, rudbeckie, @Aster amellus@, @Erigeron caucasicum@ ed @Eryngium montanum@.
Gli stessi orti si ritrovano lungo il lato sul retro dell’albergo, rivolto verso i pascoli e le montagne, ma lo stile è più intimo e raccolto e un poco diversa la scelta delle essenze: qui crescono lamponi e ribes, ma anche sorbi, fragoline, caprifogli e clematidi, una collezione di lillà (@Syringa@ spp.), @Amelanchier lamarckii@, e fiori più amanti dell’ombra, quali @Geranium@ app., lupini, aquilege e campanule.
Anche senza soggiornavi, si può visitare il giardino gustando i piatti proposti dal ristorante dell’Eden Hotel, in cui lo Chef Antonio Borruso fonde ingredienti di stagione, prodotti locali e golosità del sud, giocando armoniosamente fra tradizione e innovazione.
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