Giardini della Biennale
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I Giardini della Biennale, nella zona orientale di Venezia, sestiere Castello, furono voluti da Napoleone agli inizi dell’Ottocento, in seguito alla distruzione di un quartiere popolare. Sin dalla prima edizione, nel 1895, i Giardini furono la sede dell’Esposizione d’arte di Venezia.
Nel corso del 1900 i Giardini si sono arricchiti di numerosi padiglioni per le esposizioni dedicati a ciascuna nazione partecipante, e ad oggi oltre quello centrale che ospita la mostra principale dell’evento, si contano trenta padiglioni, organizzati lungo il viale centrale o lungo i sentieri che si dipartono da questo. Le diverse architetture novecentesche dei padiglioni, caratteristiche per la forma e ciascuna effigiata dal nome della nazione ospitata sono stati realizzati da famosi architetti: il padiglione dell’Austria del 1934 è una delle ultime opere di Josef Hoffmann, il maestro della “Secessione”; il padiglione dell’Olanda è stato costruito nel 1954 da Gerrit Thomas Rietveld, maestro del movimento De Stijl; il padiglione della Finlandia, interamente in legno, fu progettato da Alvar Aalto e quello del Venezuela da Carlo Scarpa.
All’interno dei Giardini è possibile ammirare anche numerosi monumenti, come il monumento a Giuseppe Garibaldi, il monumento ai soldati di terra e di mare ed il monumento a Giosuè Carducci.
Attualmente questi giardini pubblici e i loro padiglioni sono ancora utilizzati in occasione della manifestazione che dà loro il nome.
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