Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola – Bosco della Mesola
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La Riserva Naturale del Gran Bosco della Mesola, in provincia di Ferrara, rappresenta uno degli ultimi e meglio conservati boschi planiziali tipici della pianura Padana e memoria delle antiche foreste che si trovavano fino a qualche secolo fa lungo la costa adriatica. Con una superficie di 1.058 ettari è inoltre l’area boscata più estesa del territorio ferrarese. Il terreno è di origine alluvionale e presenta un andamento irregolare, dovuto alla presenza di antiche dune, ancora oggi riconoscibili, che formavano zone con ristagni idrici e vegetazione palustre. Un tempo il bosco, essendo circondato da paludi, accoglieva numerose varietˆ di uccelli delle zone umide; la drastica riduzione della fauna, causata dalle opere di prosciugamento, è stata frenata con la realizzazione di una zona umida all’interno del bosco, chiamata Elciola, chiusa generalmente al pubblico dove trovano rifugio anatidi e aironi. La riserva non è infatti interamente visitabile, ma i percorsi autorizzati consentono di avvistare cervi e daini. Vi si può accedere a piedi o in bicicletta. È presente anche un percorso didattico di circa 500 metri per non vedenti, attrezzato con un corrimano e tabelle in alfabeto braille per comprendere le varie specie vegetali e animali presenti. Flora e fauna Il Bosco della Mesola è composto da tre fasce: una litoranea, una interna arbustiva-boscosa e una a bosco.
Nella prima sono presenti specie alofite e psammofile come Cakile maritima, Agropyron junceum, Ammophila littoralis e Juniperus communis. La vegetazione è costituita da tipici arbusti costieri e mediterranei come il leccio e la tamerice ma anche da alberi ad alto fusto come il pino domestico, il salice, il pioppo, la quercia.
Nella seconda e nella terza, la vegetazione è formata da tipici arbusti costieri e mediterranei come la tamerice, da alberi ad alto fusto come il pino domestico (Pinus pinea), il salice, il pioppo e il leccio ( Quercus ilex), che qui trova il suo avamposto più settentrionale. Nella terza, prevalgono (Quercus robur), (Fraxinus ornus) e (Ulmus minor). Tra i mammiferi presenti nel parco, si segnalano un nucleo di circa 600 daini (Dama dama) e un centinaio di cervi della Mesola (Cervus elaphus), ultimo nucleo degli antichi cervi della Pianura Padana. Vi vivono inoltre il tasso (Meles meles), la puzzola (Mustela putorius), il riccio (Erinaceus europaeus) e l’arvicola (Arvicola terrestris). Numerosi gli uccelli, tra cui il merlo (Turdus merula), la capinera (Sylvia atricapilla), la cinciallegra (Parus major), l’allocco (Strix aluco); i rettili, tra cui la vipera comune (Vipera aspis), il biacco (Coluber virdiflavus), la testuggine di Hermann (Testudo hermanni) e la testuggine palustre (Emys orbicularis), e gli anfibi, fra cui soprattutto il pelobate fosco (Pelobates fuscus), ritrovato di recente, unica popolazione nota a sud del fiume Po.
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