Isola Madre – Parco botanico dell’Isola Madre

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Definita da Gustave Flaubert nel 1845 “il luogo più voluttuoso del mondo”, l’Isola Madre è la più grande delle Isole Borromee; situata al largo di Stresa, nel Lago Maggiore e appartenente alla famiglia Borromeo da secoli, è stata aperta al pubblico nel 1978.

A renderla tanto speciale sono il magnifico palazzo del XVI secolo e il grande giardino, diventato da secoli un giardino botanico di acclimatazione, ricco di piante rare e fiori esotici, in cui vivono in libertà pavoni, pappagalli e fagiani.

Il Palazzo Borromeo fu costruito per volere di Lancellotto Borromeo che nel 1501 divenne proprietario dell’Isola, e da allora è stata la residenza estiva della famiglia. I lavori proseguirono nel 1585 con Renato Borromeo, che ne incaricò l’architetto Pellegrino Tibaldi.

Raggiungibile da due approdi sul lago, si presenta con pianta a “L”; all’interno vi sono arredi importanti, arazzi, opere d’arte, quadri del Seicento lombardo, collezioni di marionette e bambole, teatrini, porcellane, lampadari di cristallo floreali, provenienti dalle dimore della famiglia. Tra le stanze più significative si ricordano il Salone di Ricevimento, la Sala delle Bambole, la Sala delle Stagioni e quella dedicata al Teatrino delle Marionette, costruiti e arredati dal XVII al XIX secolo. All’esterno si trova la cappella sepolcrale della famiglia Borromeo, fatta costruire da Vitaliano VIII nel 1858, sull’antica chiesa di San Vittore.

Il giardino

L’Isola Madre è particolarmente famosa per il suo giardino. Trasformato in parco botanico su un preesistente agrumeto, secondo lo stile del parco all’inglese a partire dal 1823, grazie al microclima favorevole del lago e alla passione dei proprietari per la botanica, ospita innumerevoli piante sia caratteristiche della zona dei Laghi sia inconsuete e rare.

Accanto alle siepi e macchie di azalee e rododendri, le spalliere di antiche camelie, cedri e limoni, i pergolati di glicini vetusti, vi crescono banani, magnolie e una collezione di ibischi (Hibiscus spp.), arbusti esotici e alberi come aceri, palme, eucalipti, grandi Gingko biloba e un monumentale cipresso del Kashmir (Cupressus cashmeriana), specie che nella sua terra di origine, ai piedi dell’Himalaya, sta scomparendo: ha oltre 200 anni di età, è alto circa 25 metri, 8 metri di circonferenza alla base, ed è il più grande esemplare d’Europa, definito da Stendhal (“nom de plume” di Marie-Henri Beyle, 1783-1842) “l’albero più bello del mondo”.

Il cipresso del Kashmir
Il 28 giugno 2006 il meraviglioso Cupressus cashmeriana è stato abbattuto da una violenta tromba d’aria, ma è stato salvato dalla tenacia dei proprietari e dei giardinieri dell’Isola Madre, guidati da Gianfranco Giustina, responsabile del parco, della Fito-Consult di Varese, con un’operazione che ha unito ingegneria e botanica: chioma e radici vengono tenute umide e irrorate con sostanze antitraspiranti; il 6 luglio 2006 una équipe di 25 persone, con tre gru portate in elicottero, ha rimesso in piedi il monumentale cipresso, fissandolo al terreno con 18 tiranti, trattando le radici con speciali sostanze biostimolanti. Già due anni dopo, la pianta ha messo nuove fronde, dimostrando di avere ormai bene attecchito, motivo di vanto tra gli arboricoltori e i giardinieri tutto il mondo.

La Terrazza delle Protee

Nel 2013 è stata aperta al pubblico una nuova sezione del giardino, creata da Gianfranco Giustina: la “Terrazza delle Protee”, uno spazio dedicato alle flore sudafricane, australiane e di altri Paesi a clima di tipo mediterraneo. Grazie al clima mite del lago, all’esposizione a sud, al terreno particolarmente ben drenato e pacciamato, alla protezione offerta da una siepe di leccio (Quercus ilex), piantata già alta a questo scopo, la Terrazza ospita molte Proteacee, tra cui Leucandron laureolum, Leucaspermum cordifolium, Banksia serrata, Serruria florida, Protea cynaroides in varietà, Protea esimia, Protea neriifolia, Protea grandiceps e inoltre Bracteantha bracteautum, Echium pininiana, Chamelaucium uncinatum, Geranium madeirense, Strelitizia reginae, Anigozanthos spp., e Phoenix canariensis.

Nel marzo 2014 Gianfranco Giustina ha vinto il “Premio internazionale per il contributo al giardinaggio e alla botanica”, promosso dalla Royal Horticultural Society.

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Contatti

Isola Madre - Stresa(VB)

0323 30556

http://www.isoleborromee.it/

Altre info

Adulti 13,00 euro; ragazzi 6,50 euro; gruppi adulti 10,00 euro; gruppi ragazzi 5,50 euro; ingresso gratuito per bambini 0-6. L'ingresso combinato Isola madre e Isola Bella è di 14,50 euro.

dal terzo fine settimana di marzo al terzo di ottobre

09:00 - 17:30

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