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Il Museo Leone è intitolato al notaio Camillo Leone che donò alla struttura un fondo per ospitare una collezione di oggetti che documentano il passato di Vercelli dalla preistoria all’età moderna.
Aperto al pubblico nel 1910, il museo si articola in due antichi edifici collegati fra loro da una manica di raccordo: la cinquecentesca Casa Alciati, residenza nobiliare del XVI secolo, e il barocco palazzo Langosco.

Casa Alciati offre ambienti decorati con affreschi coevi; numerosi fregi a “grottesche” e i soggetti mitologici evidenziano l’influenza della pittura romana dell’epoca.
Il Palazzo Langosco offre ambienti decorati con dipinti e stucchi settecenteschi.
Il Museo ospita importanti collezioni archeologiche e numerosi esempi di arte decorativa e applicata provenienti da diverse località d’Europa, esposte nelle tredici sale del pianterreno. Il pezzo di maggior pregio è, probabilmente, il cofanetto di manifattura limosina, che risale all’inizio del XIII secolo.

Vi sono anche, di particolare interesse, stele bilingue latino celtica tra i reperti di epoca romana, e la Lex Tappula, un frammento bronzeo su cui è inciso un testo goliardico risalente all’epoca dell’Impero Romano.

Di provenienza vercellese sono anche le sculture che decoravano il pulpito del Duomo di Vercelli, i frammenti del mosaico del XII secolo, che ornava il pavimento della chiesa di Santa Maria Maggiore e il sarcofago in tufo su cui sono scolpiti la Madonna, il Bambino ed i Santi.
Nella biblioteca sono custoditi alcuni volumi del XVI secolo realizzati dagli stampatori di Trino e di Vercelli.

Merita una visita anche l’elegante collezione di abiti settecenteschi.

Il Museo aderisce al circuito Abbonamenti Musei Torino Piemonte promosso dalla Regione Piemonte.

La Biblioteca è consultabile su richiesta telefonando al numero +39 0161 253204

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