Parco dei Nebrodi
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I Nebrodi, assieme alle Madonie ad ovest e ai Peloritani ad est, costituiscono l’Appennino siculo.
Notevole è la escursione altimetrica, che da poche decine di metri sul livello del mare raggiunge la quota massima di 1847 metri di Monte Soro. Altri rilievi da segnalare sono la Serra del Re (1754 metri), Pizzo Fau (1686 metri) e Serra Pignataro (1661 metri).
La vegetazione del parco dei Nebrodi è caratterizzata da differenti tipi di vegetazione sia in funzione della fascia di altezza sul livello del mare che da altri fattori fisici e ambientali.
Nella fascia litoranea e nelle colline retrostanti, fino ai 700-800 metri s.l.m., cosiddetta fascia termomediterranea la vegetazione è rappresentata da boschi sempreverdi di sughera (Quercus suber) alternata a zone di macchia mediterranea che comprende specie quali l’Erica arborea, la ginestra spinosa (Calycotome spinosa), il corbezzolo (Arbutus unedo), il mirto (Myrtus communis), l’euforbia (Euphorbia dendroides), il lentisco (Pistacia lentiscus) ed il leccio (Quercus ilex).
La fascia vegetativa al di sopra, fino alla quota di 1000-1200 m s.l.m. (cosiddetta fascia mesomediterranea), è costituita da formazioni di boschi caducifogli in cui dominano le quercete di Quercus gussonei, specie affine al cerro ma da questo ben distinta morfologicamente, e, sul versante meridionale, da un particolare tipo di roverella (Quercus congesta).
In alcune aree, si rinvengono inoltre lembi di lecceta mentre le aree non forestate sono occupate da arbusteti in cui si annoverano il prugnolo (Prunus spinosa), il biancospino (Crataegus monogyna), la Rosa canina, la Rosa sempervirens, il melo selvatico (Malus sylvestris), Pyrus amygdaliformis e Rubus ulmifolius.
Oltre i 1200 si entra nella zona propriamente montana (cosiddetta fascia supramediterranea) dove sono insediate estese formazioni boschive a cerretae a faggeta. È questo il limite meridionale dell’areale del faggio (Fagus sylvatica). Un altro elemento peculiare è rappresentato dalla presenza dell’acero montano (Acer pseudoplatanus), di cui è segnalato un esemplare alto 22 m e con una chioma di 6 m di circonferenza, annoverato tra gli alberi monumentali d’Italia. Il sottobosco rigoglioso presenta svariate specie di piante tra le quali vi sono l’agrifoglio (Ilex aquifolium), il pungitopo (Ruscus aculeatus), il biancospino (Crataegus monogyna) e il tasso (Taxus baccata). Quest’ultima specie è presente, all’interno del bosco della Tassita, con esemplari maestosi che raggiungono i 25 m di altezza.
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