Parco Nazionale della Val Grande

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Istituito nel 1992, il Parco Nazionale della Val Grande si estende per 15.689 ettari dal limite del bacino del Lago Maggiore fino a incontrare il settore meridionale delle Alpi Lepontine in Val d’Ossola, su un terreno prevalentemente montuoso che comprende l’intera Val Grande, la laterale Val Pogallo e parzialmente le valli Vigezzo, Cannobina, Ossola ed Intrasca. È un’immensa area verde selvaggia, la più vasta d’Italia, oggi inclusa fra i Siti di Interesse Comunitario (SIC) della rete europea.

Caratterizzato da valli molto profonde e strapiombi, canyon, acque e fitti boschi naturali di conifere e latifoglie, racchiuso entro contrafforti rocciosi e cime, è accessibile da tre punti principali: le alture del Verbano, l’Ossola Centrale e la Valle Vigezzo.

All’interesse naturalistico si unisce l’aspetto storico e culturale: vi si trovano infatti incisioni rupestri, baite abbandonate, vie scavate nella roccia per far transitare il bestiame, terrazzamenti, cappellette votive, manufatti creati per il taglio e il trasporto del legname, fortificazioni militari (“Linea Cadorna”) e lapidi commemorative, che testimoniano la presenza millenaria dell’uomo nella zona. Nella parte meridionale della Valle Grande, vi sono le Cave di Candoglia che da oltre sei secoli forniscono il marmo per il Duomo di Milano.

È stata inoltre teatro di drammatici episodi della Resistenza italiana, tra cui il tragico rastrellamento compiuto dall’11 giugno al 1° luglio 1944 dal comando delle SS di Monza.

Flora e fauna

L’area del Parco della Val Grande, grazie alla varietà delle condizioni climatiche e ambientali, che vanno dalle zone più miti influenzate dal Lago Maggiore, alle zone di montagna fino oltre i 2000 metri, presenta una grande varietà di piante e fiori.

Alle quote più basse si trovano boschi misti di latifoglie, in prevalenza castagni (Castanea sativa), mentre nelle zone più umide prevalgono i tassi (Taxus baccata); salendo si incontrano ontani neri (Alnus glutinosa) e ontani bianchi (Alnus incana), abeti (Abies spp.), salici (Salix spp.), pioppi bianchi (Populus alba) e innumerevoli faggi. Accanto a faggete (boschi a Fagus sylvatica) e peccete (boschi a Picea abies) storiche, parte della superficie del parco è occupata da boschi giovani, a base di castagno (Castanea sativa), faggio (Fagus sylvatica) e nocciolo (Corylus avellana), che si sono formati dopo l’abbandono dei pascoli.

Tra la flora erbacea si segnalano numerose specie alpine di pregio, come l’aquilegia maggiore (Aquilegia alpina), il tulipano alpino (Tulipa australis) e una forma bianca di rododendro (Rhododendron spp.).
Nel Parco vivono il camoscio, il cervo, il capriolo, la volpe, il tasso, la donnola, la martora, l’aquila e il gufo reale.

I percorsi

Il Parco Naturale della Val Grande propone escursioni guidate, esperienze di didattica ambientale, campi sportivi e soggiorni di studio per le scuole, campi di volontariato, appuntamenti naturalistici e molto altro ancora.
Offre innumerevoli passeggiate e percorsi, alcuni accessibili a tutti, altri riservati agli alpinisti esperti. Tra i primi, si segnalano i tre Sentieri Natura, che uniscono l’aspetto paesaggistico a quelli aspetto culturale e storico:
-il bosco di conifere: dalla Cappella Porta al Rifugio del Pian Cavallone.
-la faggeta: dalla conca di Ompio, fino alla cima del Monte Fai, attraverso un’estesa e ombrosa faggeta.
-la civiltà della fatica: da Cicogna all’Alpe Leciuri, attraverso i boschi di latifoglie fino ai pascoli ormai abbandonati.

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Contatti

C/o Villa Biraghi - piazza Pretorio, 6 - Vogogna(VB)

0324 87540

http://www.parcovalgrande.it/

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