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La Tenuta di Bramaterra, a Lessona, in provincia di Biella, costituisce uno dei vigneti con unico proprietario. Il nucleo originario, di pochi ettari, risale alla fine dell’800 ed era piantato in parte con il vitigno Grenache.

Nel secolo successivo nuovi impianti hanno portato la superficie vitata a circa 20 ettari, situati su un’ampia fascia di morbide colline, tra i 270 e i 350 metri s.l.m.; il terreno, di origine vulcanica, è sciolto, a reazione acida, con colorazioni che passano dal giallo tenue al rosso scuro al bruno, a seconda del grado d’ossidazione.

Le elevate concentrazioni di alcuni elementi minerali determinano un aumento della sapidità del vino e controbilanciano l’acidità dei vini, dovuta al clima non troppo caldo ed alle precipitazioni piuttosto abbondanti, il cui effetto è comunque mitigato dall’ottimo drenaggio del terreni. L’età media degli impianti è intorno ai 45 anni, mentre gli ultimi impianti (utilizzati però per i vitigni Orbello e Casteltorto e non per il Bramaterra) hanno circa 15 anni. Vi è inoltre un impianto del 1933. La modalità d’allevamento è a filare, con potatura a guyot a 8-10 gemme.
Nei vigneti più vecchi non occorre diradare la produzione in estate, mentre in quelli più giovani occorre diradare i grappoli per garantire una maturazione corretta ed equilibrata. Le concimazioni sono effettuate con letame naturale o pallettizzato e con la pacciamatura lungo il sotto-filare con lo sfalcio dell’erba. La quasi totalità delle lavorazioni, dalla potatura invernale alla vendemmia, è effettuata a mano.

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