Villa Barbaro

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Villa di Maser (conosciuta anche come Villa Barbaro) è uno dei capolavori di Andrea Palladio, architetto del XVI secolo, costruita tra il 1554 e il 1560 per l’umanista Daniele Barbaro e per suo fratello Marcantonio Barbaro, ambasciatore della Repubblica di Venezia, trasformando il vecchio palazzo medievale di proprietà della famiglia in un’abitazione di campagna consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale, decorata con un ciclo di affreschi, capolavoro di Paolo Veronese. Dal 1996 è patrimonio dell’Umanità UNESCO. La villa ancora oggi è abitata dai suoi proprietari ed è una fiorente società agricola, i cui vini sono esportati in tutto il mondo.

LA VILLA
La villa sorge a mezza costa sui colli Asolani, poco lontano da una sorgente che, secondo la tradizione, fu un luogo di culto e forse sede di un tempio. L’allineamento della casa domenicale e delle barchesse (gli edifici rurali di servizio, destinato a contenere gli ambienti di lavoro, dividendo lo spazio riservato ai proprietari, da quello dei contadini) in un’unità architettonica compatta, rappresenta un nuovo punto d’arrivo nell’architettura del Palladio.
Il corpo centrale, che sporge notevolmente rispetto le barchesse, presenta una facciata che si sporge in avanti, con quattro colonne corinzie e un elegante balconcino a balaustre e prevede un piano nobile, riservato alla famiglia e agli ospiti, con finestre sormontate da frontoncini triangolari e il piano terra, con frontoni curvilinei. Le barchesse, anche loro a due piani, sono caratterizzate da un porticato a cinque arcate che ha una funzione legata alla vita quotidiana della villa: protegge dalle intemperie e permettere di passare rapidamente da un lato all’altro della villa.
Le ali agricole, affiancate da due colombaie, presentano due meridiane: quella a ovest segna l’ora e l’inizio delle stagioni, quella est è un calendario zodiacale e indica mensilmente la data d’ingresso del sole nel corrispondente segno dello zodiaco.
All’interno il pittore Paolo Veronese realizzò uno dei più importanti cicli di affreschi del Cinquecento veneto. Ogni stanza prende il nome dalle scene affrescate, come la Sala dell’Olimpo, con le numerose divinità olimpiche dipinte al centro della volta a botte. Sono rappresentati paesaggi con antiche rovine, o personaggi in semplici attività quotidiane; si alternano figure femminili che suonano strumenti vari, armi e bandiere a significare la partecipazione a imprese eroiche; vengono rievocati momenti di vita mitologica.
Ai piedi del declivio su cui sorge la villa, Palladio realizza in seguito un tempietto sullo stile classicheggiante del Pantheon, destinato ad assolvere la doppia funzione di cappella gentilizia e chiesa parrocchiale per il borgo di Maser.
Infine, la Villa di Maser ospita una collezione di carrozze, composta da una trentina di veicoli del XIX e XX secolo, che offre un panorama dei mezzi di trasporto dei secoli scorsi.

IL GIARDINO
Esternamente, a nord della villa si apre l’elegante e imponente Ninfeo, opera dello scultore Alessandro Vittoria, il quale realizzò anche, come ingresso a sud della villa, la fontana di Nettuno e decorò il parco con numerose opere scultore.
Lateralmente alla scalinata d’ingresso, si estendono semplici giardini che, un tempo, erano arricchiti da siepi in bosso (Buxus sempervirens) disposte a formare eleganti disegni secondo la moda del giardino all’italiana. Essi continuano idealmente oltre la strada in un’esedra semicircolare con al centro la fontana del Nettuno, ed ancora oltre nel viale alberato che si allontana verso la pianura.

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Contatti

Via Cornuda, 7 - Maser(TV)

0423 923004

http://www.villadimaser.it

Altre info

Visita alle sei sale affrescate da Paolo Veronese: adulti 6,00 euro; over 65 5,00 euro; gruppi (minimo 25 persone solo su appuntamento) 4,50 euro; studenti (15-23) 4,50 euro; bambini (6-14) 3,00 euro; famiglie (2 adulti+3 bambini) 16,00 euro. Lo sconto comitiva non si applica il martedì e sabato pomeriggio, domenica e festivi.

Per il periodo e gli orari di apertura consultare il sito internet

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