Villa della Pergola
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La storia di Villa della Pergola è indissolubilmente intrecciata con la nascita della villeggiatura invernale inglese ad Alassio. Nel 1875 due gentiluomini scozzesi, George Henderson Gibb e il generale William Montagu Scott McMurdo, furono i primi britannici, insieme alle loro famiglie, a trascorrere un intero inverno ad Alassio e a decidere, l’anno seguente, di acquistare due ampi terreni – il Parco Fuor del Vento e il Molino di Sopra – sulla collina di Alassio, in località Costa. Nel 1908 lo scrittore William Scott li descrisse nella sua guida storico-artistica “The Riviera”, definendoli “una delle meraviglie della Riviera”.
Nel 1925 Alfred Hitchcock vi girò alcune scene del suo primo film “The pleasure garden”; nel 1957, il premio Oscar Guy Green vj ambientò in Villa della Pergola il film “The Snorkel” con Betta St. John, Peter Van Eyck e Mandy Miller. 
Negli anni ’60 e ’70 il Villino fu utilizzato come dépendance della sua vicina villa, dallo scrittore e pittore Carlo Levi. E nel 1903 Alassio ispirò il musicista Edward Elgar per la sua composizione sinfonica “In the South Alassio “
LA STORIA
Su una preesistente residenza dei Conti della Lengueglia, il generale McMurdo edificò il Villino della Pergola e lo chiamò “Casa Napier” in onore del suocero, il generale Sir Charles Napier, la cui statua si trova a Londra a Trafalgar Square.
Il Villino, progettato e costruito secondo i canoni ed il gusto anglo-indiano, ossia lo stile architettonico amato dagli inglesi che avevano vissuto per gran parte della loro vita in India come militari, funzionari civili o uomini d’affari, fu costruito su tre livelli e venne dotato di un ampio loggiato, esattamente come era abitudine fare, in quegli stessi anni, per le case inglesi costruite in India e Malesia per i funzionari dell’Impero britannico.
Nel 1880 la famiglia McMurdo diede inizio ai lavori di Villa della Pergola. Questo edificio, di dimensioni maggiori rispetto al primo e in una posizione leggermente meno elevata, fu costruito seguendo invece un gusto eclettico: riproponendo cioè nuovamente un ampio loggiato, ma inserendo al contempo elementi di maggior pregio e sfarzo come la cupola rivestita in maioliche policrome di Albisola, il profluvio di marmi e la fontana in prossimità dello scalone.
Opera della famiglia McMurdo fu anche la progettazione del parco.
Pensato inizialmente come naturale continuazione degli ambienti interni delle ville verso il sole e la flora del Mediterraneo, il parco venne sviluppato su più livelli terrazzati, seguendo l’andamento naturale della collina e facendo spazio, tra uliveti e aranceti, alle palme delle Canarie, Washingtonie, Dactilifere e, naturalmente, ai cipressi, omaggio all’amore della colonia anglo-fiorentina per il paesaggio ed i viali toscani.
Quando il generale McMurdo morì a Nizza nel 1894, la proprietà della villa venne ceduta dalla vedova Lady McMurdo e dai figli del generale a Sir Walter Hamilton-Dalrymple, un baronetto scozzese discendente da un’antica e nobile famiglia lealista di North Berwick, in Scozia.
Così, nel 1908, William Scott nella sua guida storico-artistica intitolata “The Riviera” ci descrive la villa: “Una degna rivale dei Giardini della Mortola di Thomas Hanbury si può trovare nella magnifica proprietà di Villa della Pergola, appartenente a Sir Walter Hamilton-Dalrymple, qui un genuino amore per la natura, un’intima conoscenza dell’arte del giardinaggio e un perfetto gusto nella progettazione, uniti a un bilancio attento e generoso, hanno prodotto una delle meraviglie della Riviera”.
I Dalrymple mantennero la proprietà della villa per circa vent’anni poi, nel 1922, Sir Hew Clifford Hamilton-Dalrymple, nono baronetto, cedette la dimora a Daniel Hanbury, secondogenito di Sir Thomas Hanbury della Mortola.
Thomas Hanbury, ottimo uomo d’affari e proprietario dei giardini della Mortola, aveva intuito con anticipo le potenzialità di Alassio come stazione climatica invernale, prevedendone la stessa fortuna di Mentone, Bordighera e San Remo e per questo alla sua morte, nel 1907, lasciò al figlio Daniel la direzione delle attività immobiliari intraprese ad Alassio.
La famiglia Hanbury, come è facile intuire, diede uno straordinario impulso al completamento del giardino della Villa, trasportando dall’orto botanico della Mortola varietà di cactacee sudamericane, collezioni di cycas ed eucalipti australiani e altre svariate tipologie di essenze e aumentando significativamente la varietà di specie esotiche del parco della Villa.
Nel 1940, allo scoppio della guerra, la famiglia Hanbury, al pari della maggior parte degli inglesi in Riviera, tornò in Inghilterra. Daniel, rimasto vedovo, sposò in seconde nozze Ruth Hardinge, anch’essa proveniente da una famiglia inglese di Alassio.
Nel 1946 gli Hanbury tornarono ad Alassio per riprendere il lavoro interrotto dalla guerra, ma nel 1948, Daniel morì improvvisamente e con lui si spense il principale artefice del successo di Alassio come stazione climatica invernale d’élite.
Ruth tornò a vivere a Villa della Pergola aggregando intorno a sé una piccola e sparuta colonia di anglo-alassini ormai divenuti l’ombra dei mille anglosassoni prebellici.
Rimasero celebri i suoi parties in primavera, durante la fioritura dei glicini, ai quali erano spesso ospiti, tra gli altri, lo scrittore Cecil Roberts, il quale dedicherà ad Alassio il libro “Portal to Paradise” ed il Vescovo di Gibilterra, che ogni primavera si recava in visita alle comunità anglicane in Riviera soggiornando ad Alassio come ospite di Ruth.
Nel 1925 Alfred Hitchcock girò alcune scene del suo primo film “The pleasure garden” sulla spiaggia di Alassio e nel parco della Villa e, nel 1957, il premio Oscar Guy Green ambientò in Villa della Pergola il film “The Snorkel” con Betta St. John, Peter Van Eyck e Mandy Miller.
Il Villino fu utilizzato come dépendance della sua vicina villa, negli anni sessanta e settanta, dallo scrittore e pittore Carlo Levi che immortalò il paesaggio di Alassio in innumerevoli tele.
IL PARCO OGGI
Il Parco, restaurato dall’architetto Paolo Pejrone, si estende su una superficie di 22.000 mq ed è celebre per la ricchezza della sua flora mediterranea ed esotica sempreverde.
Pini marittimi, carrubi, ulivi, mandorli, cipressi, cedri del Libano, lecci ed una sorprendente collezione di agrumi sapientemente messi a dimora vicino a piante di eucaliptus, jacaranda, araucarie, strelizie giganti, diksonie, palme, cactacee provenienti da ogni latitudine, fioriture stagionali di thunbergie, spiree, ortensie quercifoglie, oleandri, pelargoni odorosi, bouganville, dature, bignonie, solanum e gelsomini sorprendono ed emozionano l’ospite attraverso un percorso di profumi e colori.
Centinaia di varietà diverse di specie formano la straordinaria collezione di agapanti. Romantiche pergole di Rosa banksiae, buganvillee e glicini di numerose varietà; uniscono i diversi livelli del parco, scendendo lungo la collina. Nelle numerose fontane e nei laghetti rocciosi fioriscono ninfee rosa, già presenti al tempo degli Inglesi, e ninfee tropicali blu, inserite recentemente. Negli antichi vasconi, utilizzati ancora oggi per la raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione, sono coltivati i suggestivi fiori di loto. Numerose le terrazze, tra cui quella panoramica, ornata da due Phoenix canariensis; e quella davanti alla Villa, in cui cresce un eucalipto ultra centenario; e quella coperta da prato, accanto al Villino.
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Contatti
Via Privata Montagu 9 - Alassio(SV)
0182 646130
http://www.giardinidivilladellapergola.com
Altre info
Il biglietto d'ingresso, comprensivo di accompagnamento, costa 12 euro, ma10 euro per i soci FAI, 6 euro per le scolaresche ed è gratuito per i bambini fino ai 6 anni accompagnati da un adulto.
Visite guidate su prenotazione, dal 29 marzo a fine ottobre, il sabato e la domenica. Durante la settimana è possibile prenotare visite solo per gruppi.