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Villa Floridiana è un edificio di interesse storico ed artistico di Napoli, sito nel quartiere Vomero all’interno dell’omonimo parco. Il complesso faceva parte del gruppo di edifici utilizzati come residenze reali borboniche in Campania, realizzato nel 1819 per volere di Ferdinando IV di Borbone, ed ospita dal 1927 il Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina. La villa è in stile neoclassico e l’ampio parco di stile romantico, sistemati da Niccolini con una serie di finte rovine, statue ed elementi architettonici, in parte ancora esistenti, come il Tempio ionico, il teatrino della Verzura, serragli e grotte e anche un piccolo laghetto con all’interno delle tartarughe carette. Nel 1895 il parco, già completato, venne affidato dal giardiniere reale a Friedrich Dehnhardt che ornò il Parco con 150 specie di piante tra cui lecci, pini, platani, palme, bossi e una ricca collezione di camelie. Tra il 1872 e il 1880 il parco subì due importanti modifiche: la prima riguardò la sistemazione di aiuole di lecci e prato inglese nell’ampio parterre ellittico con fontana centrale e statue su cui si affaccia il fronte sud della villa; la seconda riguardò l’interruzione del rettilineo vialone di accesso, con un viale rettilineo che nasconde fino alla fine la vista della villa sullo sfondo del prato centrale. A causa delle avverse vicende storiche, il giardino oggi è caratterizzato da un sistema di sentieri sinuosi e da una bella collezione di alberi.

LE PIANTE
Nei pressi della villa sono radicati platani, cedri e araucarie, che al momento dell’impianto rappresentavano una vera novità per tutta l’Europa. Le piante più interessanti sono rappresentate da camelie, palme di diverse specie, una Grevillea robusra e un esemplare di Ginkgo biloba. Il Museo Duca di Martina ospita una delle maggiori collezioni italiane di arti decorative, comprendente circa 7000 opere di manifattura occidentale e orientale, databili dal XII al XIX secolo.

DA LEGGERE
• La Villa Floridiana al Vomero, Antonio La Gala, Guida Editori, 2009

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