Villa Pizzo

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Villa Pizzo
La costruzione di Villa Pizzo, tra Cernobbio e Moltrasio, risale al 1435 quando Giovanni Muggiasca, mercante di Como, dopo aver acquistato un vasto terreno ricco di vigneti e di uliveti che si estendeva dalla riva del lago alla vetta della collina diede inizio ai lavori.
Nel 1630, a causa della peste, i Muggiasca fuggirono da Como al Pizzo dove ospitarono numerosi concittadini i quali in cambio dell’ospitalità aiutarono nelle opere di bonifica dei terreni. Fu in questo periodo di forzata segregazione che cominciarono i lavori nel parco; a metà del secolo anche l’edificio venne ristrutturato secondo un disegno dalle linee semplici, ma signorili.
A fine Settecento, l’abate Giovanni Francesco Muggiasca fece anche realizzare un piccolo oratorio sul lato orientale della villa. L’ultimo dei Muggiasca ad abitare la proprietà fu Giovanni Battista, poi vescovo di Como, cui si deve gran parte dell’arredamento in stile neoclassico e il piccolo monumento marmoreo ad Alessandro Volta, nel parco della villa, raffigurante un vaso funebre di elegante fattura classica con il simbolo della pila elettrica.
Gian Battista Muggiasca lasciò la villa in eredità all’Ospedale S. Anna di Como che mise tutto il complesso all’asta. Ad acquistarlo fu un tal ingegner Bonzanini per conto del Vicerè Ranieri d’Asburgo che per un certo periodo fece della villa la propria dimora dedicandosi con passione all’abbellimento del parco.
Nel 1865, la villa fu acquistata da Madame Musard, la quale fece ristrutturare le sale della residenza e fece coprire gli antichi affreschi che decoravano i soffitti da cicli pittorici d’ispirazione pompeiana, secondo il gusto dell’epoca. La facciata acquisì quel color rosa pallido che è rimasto fino ad oggi e sul tetto fecero la loro comparsa alcuni ornamenti in lamiera “alla cinese”, con campanellini che tintinnavano al vento. Nel 1871, Madame Musard lasciò la villa che venne rilevata dalla famiglia Volpi Bassani.
L’architettura della residenza è semplice e lineare, i volumi squadrati ma mai tozzi, la ripartizione ritmica dei piani, le sobrie decorazioni in facciata.

IL GIARDINO

Il giardino, che si estende a livello delle due costruzioni principali, la villa padronale e un edificio più a levante, è organizzato all’italiana, con ordinati vialetti che corrono fra aiuole, siepi e fontane barocche. Al grande parco si accede comodamente dal cosiddetto “Ceppo”, poco oltre la dèpendance di Villa d’Este. Da qui un piccolo vialetto, un tempo detto “in Genova” per la mitezza del clima, offre un susseguirsi di piante esotiche, agavi, orchidee e altre piante rare che si arrampicano fin sull’erta scogliera; da qui si prosegue lungo il “Viale dei cipressi” con una grotta artificiale con giochi d’acqua. Percorso il viale, il parco volge a nord-est, verso Moltrasio, attraverso una fitta vegetazione di alberi ad alto fusto. In mezzo al parco fa bella mostra di sè la fontana in onore di Volta, circondata dalle false rovine d’un tempietto classico.

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Contatti

Via Regina 43 - Cernobbio(CO)

031 511262

Altre info

da 7 a 10 euro

Da Maggio a Settembre dal lunedi al venerdi

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