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A pochi passi dal centro di Palermo si trova Villa Trabia, uno scampolo di natura dentro la città, dalla ricca vegetazione che comprende alcune magnolie secolari. La struttura, conosciuta anche come “Casena dei Trabia alle Terre Rosse”, comprende una villa settecentesca e un parco seicentesco. L’edificio residenziale è composto da un corpo principale su due livelli e da due ali laterali che delimitano una piccola corte. Il parco, ricco di sculture e fontane di cui una seicentesca, è tagliato da un dislivello naturale in due parti, riunite da un ponte in stile barocco.

La storia. Nei primi anni del Settecento, il convento di S. Francesco di Paola era proprietario di una casa rustica fuori dalle mura di cinta. A metà del secolo l’edificio venne acquistato da Paolo Spinelli, che lo trasformò in villa suburbana con giardino.

Nel 1771 Ottavio Gaetani e Lanza, marchese di Sortino e principe di Cassaro, acquistò la proprietà, apportando importanti modifiche al giardino, tra cui l’inserimento di alcuni arredi e di nuove specie botaniche. Nel 1809 la villa divenne proprietà del principe di Trabia, Giuseppe Lanza e Branciforti, che rivoluzionò il vecchio giardino, inserendovi, nel 1814, alcuni parterres geometrici.

L’edificio residenziale fu quindi ristrutturato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento dall’architetto Giuseppe Patricolo. Nello stesso periodo il capo giardiniere Vincenzo Ostinelli rinnovò ed espanse il giardino, trasformandolo in un orto botanico.

Con la morte dell’ultima principessa di Trabia e Butera, Giulia Florio, avvenuta nel 1949, la villa e il parco subirono una condizione di degrado che durò fino agli anni Settanta del secolo scorso. Nel 1984 il comune ne divenne proprietario. Oggi la Villa sede dell’Assessorato alla Cultura di Palermo e, inoltre, nei locali a piano terra sorge una biblioteca. In estate viene utilizzata per varie manifestazioni culturali.

Il giardino. Strutturato come un orto botanico, vi crescono numerose specie esotiche e mediterranee, quali Robinia pseudoacacia, Araucaria araucana, Nerium oleander, Ficus magnolioides, diverse querce, conifere e palme.

Nel 1910 vi furono censite 2790 specie di piante oggi ridotte a 150.

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