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All’interno del Parco di Nervi, nell’omonimo quartiere del comune di Genova, situato nel levante ligure vi è uno splendido roseto. Il parco è composto dall’unione di alcune importanti ville genovesi: Villa Gropallo, antica residenza di campagna del marchese Gaetano Gropallo, oggi biblioteca di Nervi; Villa Serra Saluzzo; Villa Grimaldi Fassio, risalente al XVI secolo; Villa Luxoro.
All’inizio il Roseto ospitava almeno 800 varietà di rose ma negli anni il numero delle varietà si è ridotto a circa un terzo. Dal 1985 si tiene qui per molti anni il concorso internazionale per la Rosa rifiorente, noto anche come “Premio Genova”. Da allora, il Roseto ospita i rosai che partecipano al Concorso internazionale della Rosa rifiorente, i migliori dei quali vi rimangono.
Il roseto si sviluppa su una superficie di circa 6.000 mq ed è pensato e suddiviso in aree tematiche : il roseto antico, come tributo d’obbligo alla regina dei fiori; il roseto moderno, in cui le cultivar sono raggruppate, con lettura innovativa per la collezione del roseto, in base agli ibridatori nazionali ed internazionali; il roseto del concorso – in cui le cultivar provenienti dagli ibridatori sono allevate per il concorso; la rosa da bacca, nuova collezione apprezzabile in autunno ed inverno; ed infine il roseto scenografico, dedicato alle rose storiche presenti nel parco e che faranno da cornice a questo già ricco scenario di colori e profumi.
Il roseto é inoltre arricchito da una collezione di agrumi, selezionati in rapporto alla storicità delle specie, inseriti tra i rosai.
Questo luogo, liberamente visitabile tutti i giorni, è meta di interesse botanico in quanto molte varietà di rose sono classificate e descritte da appositi cartelli, ma anche di semplici osservatori o fotografi.

LA COLLEZIONE DI ROSE BOTANICHE
Le specie spontanee in Italia sono oltre 30 di cui ricordiamo, tra quelle presenti nel Roseto, Rosa canina, Rosa gallica poco comune vive nelle brughiere e luoghi sassosi, Rosa glauca, frequente sulle Alpi, Rosa pendulina, diffusa sulle Alpi e l’Appennino settentrionale, e Rosa sempervirens.

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